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Ecco come la casta si perpetua

Impressionante elenco di provvedimenti durante lʼok alla manovra. Di Mario Giordano

LaPresse

Cronache da Marte, il pianeta della Casta.

Mentre qui sulla Terra arriva una manovra fatta al 90 per cento di tasse, che cosa succede lassù nell'empireo dei privilegi? Ecco un breve quanto impressionante elenco degli eventi dell'ultima settimana.

CORSA ALLE BABY PENSIONI. Lunedì 19 dicembre. Si apre la settimana decisiva per la manovra. Gli italiani si preparino: dovranno andare in pensione più tardi. Intanto la casta si prepara ad andare in pensione più presto. L'onorevole Luciano Dussin si dimette da deputato per salvare il vitalizio: prenderà la pensione a 52 anni, più l'indennità da sindaco di Castelfranco Veneto. L'onorevole Franco Cristaldi, 60 anni, pure: prenderà due pensioni (quella da deputato e da consigliere regionale), più l'indennità da sindaco di Marzara del Vallo.

CORSA ALLE BABY PENSIONI/2. Lunedì 19 dicembre. Gli italiani continuino a prepararsi: dovranno andare in pensione sempre più tardi. Intanto la casta continua a prepararsi ad andare in pensione sempre più presto. In Sicilia, grazie ad una legge ad hoc i dipendenti regionali possono andare a riposo anche a 40 anni, con 20 anni (le donne) e 25 anni (gli uomini) di contributi. Si registra un boom di domande.

CHI DICE CHE NON CI SONO SOLDI? Martedì 20 dicembre. In Parlamento la discussione è accesa, tutti dicono che non ci sono soldi. Intanto il Giornale rivela che il premier Monti ingaggia una portavoce con uno stipendio da 11mila euro al mese. E alla Regione Lombardia viene pagata una liquidazione di 350miola euro all'ex vicepresidente Franco Nicoli Cristiani finito in carcere per tangenti. Un premio di produzione?

I VITALIZI SONO SALVI. Mercoledì 21 dicembre. In Parlamento tutti d'accordo: bisogna chiedere sacrifici sul fronte delle pensioni. Intanto la Regione Friuli stabilisce: per i consiglieri regionali nessun sacrificio sul fronte delle pensioni. Il maxiemendamento che salva il privilegio viene approvato da tutti i partiti, naturalmente in seduta notturna.

VIVA LA DOPPIA POLTRONA. Mercoledì 21 dicembre. Il Senato è riunito. In aula si proclama: tutti devono far sacrifici e rinunciare a qualcosa. Sottobanco si decide: tutti devono far sacrifici ma noi non rinunciamo alla doppia poltrona. Nonostante un parere contrario della Corte Costituzionale, l'aula decide: i senatori Azzolini e Nespoli potranno continuare a occupare la cadrega a Palazzo Madama e quella di sindaci di Molfetta e Afragola. Con doppia indennità, naturalmente.

LA PORCATA DELLA REGIONE LAZIO. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, la manovra è legge. Gli italiani dovranno andare in pensione a 66 anni. Giovedì 22 dicembre: è ufficiale, il privilegio è legge. I consiglieri della Regione Lazio potranno andare in pensione a 50 anni. Prenderanno 3mila euro al mese. Il benefit, fra l'altro, viene esteso per la prima volta anche agli assessori che non sono stati eletti in Consiglio. “Una porcata” titola il Fatto Quotidiano.

Così si chiude la settimana della manovra. Qui sulla Terra, è ovvio, sarà un Natale un po' più triste. Lassù, sul pianeta della Casta, invece si brinda con le doppie poltrone, le super indennità, le liquidazioni d'oro. E naturalmente con i vitalizi, estesi anche agli assessori. Risultato: quest'anno gli italiani mangeranno un panettone amaro. Come stupirsi? Più che fare le feste, sembrano avere un gran voglia di far la festa alle sanguisughe…