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Renzi: le idee salveranno l'Europa Juncker: sì flessibili, no deragliare

Il premier a Digital Venice: "LʼUnione deve essere lo spazio della libertà. Smettiamola di piangerci addosso e cambiamo". Poi avverte: "Tra flessibilità e austerità il derby è puramente ideologico"

matteo renzi josè barroso ue
ansa

"In questo momento le idee salveranno l'Europa, non le limitazioni. L'Europa deve essere lo spazio della libertà. Se invece parliamo solo di limiti e di vincoli perdiamo un'opportunità". Lo sostiene il premier Matteo Renzi che sottolinea inoltre l'occasione offerta all'Italia dal semestre di presidenza europeo: "Bisogna smettere di piangersi addosso e provare in mille giorni a cambiare faccia e interfaccia".

"Dobbiamo rendere più bella la globalizzazione", aggiunge, e indica che "l'Europa sarà utile nel mondo proprio se sarà capace di rendere più civile e più bella la globalizzazione". Il premier interviene così a "Digital Venice", evento di apertura del semestre di presidenza italiana in Ue, alla presenza, tra gli altri, del commissario per l'Agenda digitale Neelie Kroes, e di rappresentanti di diverse aziende straniere.

"Flessibilità-austerity, un derby puramente ideologico" - "Quello tra austerity e flessibilità è un derby ideologico - avverte Renzi -. Perché se io investo nelle infrastrutture digitali, io investo nel futuro e non è un costo, rispetto certo le raccomandazioni europee ma vengo incontro alle persone e non è un costo".

Juncker: "Ok flessibilità, ma non deragliamo" - All'auspicio di Renzi arriva la risposta di Jean-Claude Juncker che, nell'audizione del gruppo S&D al Parlamento Ue, dice: "La flessibilità serve perché il treno europeo non deragli. Non sono un feticista dei numeri, ma sono legato alla realtà" e sottolinea che "il Patto di Stabilità non va modificato, ma applicato con sensibilità".

Renzi: "Puntare su tecnologie e innovazione" - Il premier dice inoltre di essere soddisfatto che il primo evento del semestre italiano sia stato incentrato sul settore delle tecnologie e innovazioni e non sia stato una kermesse meramente politica. E annuncia per ottobre "un vertice strategico", organizzato dall'Italia sull'Information and Communication Tecnology (Ict).

Poi sprona il Paese dicendo che "l'Italia deve avere il coraggio di cambiare, sia nella parte interna, come giustizia e burocrazia, sia anche nella capacità dei nostri ragazzi di far crescere le proprie idee". E l'evento di Venezia, continua, dimostra che "in Italia le cose accadono, in modo anche affascinante".

Tlc, in Europa è il momento di mercato e autorità uniche - A proposito delle telecomunicazioni, Renzi dice: "Ora è il momento di un mercato unico e un'unica autorità, se investo nelle infrastrutture digitali investo nel futuro e questo è l'obiettivo dell'importante meeting che stiamo organizzando per l'autunno sempre nell'ambito del semestre italiano". Auspica che "ogni singolo euro investito in infrastrutture digitali vada escluso" dal Patto di stabilità Ue. Lo afferma il premier Matteo Renzi al Digital Venice.