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Patto di stabilità, la Ue all'Italia: "Servono sforzi aggiuntivi"

Per Bruxelles Roma deve "aumentare lʼintensità delle riforme" affinché si rispettino "gli obiettivi per la sostenibilità del debito". Ok, invece, al rinvio di un anno del pareggio di bilancio. Nelle sue raccomandazioni, lʼEuropa ha invitato lʼItalia a gestire meglio i fondi Ue, soprattutto per il Sud, e a salvaguardare le famiglie con figli

eBike dall'Università di Ravensburg a Bruxelles
ufficio-stampa

Per la Commissione Ue l'Italia dovrà fare "sforzi aggiuntivi" anche nel 2014. Nelle proprie raccomandazioni a Roma, la Commissione spiega infatti che "in base alla valutazione del programma e delle previsioni della Commissione, il Consiglio è dell'opinione che servono sforzi aggiuntivi, anche nel 2014, per rispettare i requisiti del Patto di stabilità".

Secondo Bruxelles infatti il disavanzo dell'Italia è di nove miliardi di euro (lo 0,6 del Pil). Perciò "deve rafforzare le misure di bilancio per il 2014" visto lo "scarto" nel rispetto della "regola di riduzione del debito". E "nel 2015 deve operare un sostanziale rafforzamento della strategia di bilancio" per poter "assicurare che il debito sia su un percorso di discesa sufficiente".

Pareggio di bilancio posticipato di un anno con l'ok della Ue - Grazie all'intervento del vice commissario Antonio Tajani è stata evitata all'ultimo minuto la bocciatura della richiesta italiana di far slittare di un anno il pareggio di bilancio. A quanto si è appreso la frase è stata infatti cancellata dal testo delle raccomandazioni rese note dalla Commissione europea.

"Gestire meglio i fondi Ue, soprattutto per il Mezzogiorno" - L'Italia non raggiunge la sufficienza nella gestione dei fondi messi a disposizione dall'Europa. Nella pagella elaborata dai tecnici di Bruxelles, infatti si invita il Paese a "garantire una migliore gestione dei fondi con un'azione risoluta di miglioramento della capacità di amministrazione, della trasparenza, della valutazione e del controllo di qualità a livello regionale specialmente nelle Regioni del Mezzogiorno".

"Aumentare l'intensità delle riforme" - Bruxelles ha quindi invitato Roma ad "aumentare l'intensità delle riforme per sostenere la crescita e l'occupazione". Il commissario agli Affari economici Olli Rehn ha però riconosciuto che l'Italia è già "impegnata in un programma di riforme considerevole". Ma ha anche ricordato l'alto livello del debito pubblico del Paese.

"Ridurre ancora il cuneo fiscale" - Tra le raccomandazioni della Commissione Ue c'è anche quella di alleggerire ulteriormente il carico delle tasse sul lavoro, sia per i datori sia per i lavoratori. Per Bruxelles infatti bisogna "spostare ulteriormente il carico fiscale dai fattori produttivi ai consumi e ai beni immobili e all'ambiente nel rispetto degli obiettivi di bilancio e a questo scopo valutare l'efficacia delle recente riduzione del cuneo assicurandone il finanziamento nel 2015".

"Scenario macroeconomico leggermente ottimistico" - Tutto sommato per l'Europa lo scenario macroeconomico del Paese è ottimistico, grazie all'impegno che sta mostrando il governo. "Lo scenario macroeconomico su cui si fonda il Programma nazionale di riforme è leggermente ottimistico", e "nel 2014 è prevista una deviazione dal pareggio che se si ripetesse l'anno successivo potrebbe essere valutata come significativa", è scritto nel rapporto.

"Misure per il 2015 poco dettagliate" - Tuttavia la Commissione Ue ha notato che i provvedimenti dell'Italia, soprattutto per il 2015, non sono ancora ben delineati. Nel testo infatti viene sottolineato che "il raggiungimento degli obiettivi di bilancio non è totalmente suffragato da misure sufficientemente dettagliate soprattutto dal 2015".

"Lotta all'evasione e attuare le riforme" - Due punti cruciali per garantire l'impermeabilità dei conti è attuare le riforme con rigore ed essere intransigenti soprattutto nella battaglia per contrastare il lavoro sommerso e l'evasione fiscale. La Commissione ha quindi puntualizzato: "Resta cruciale per l'Italia l'attuazione rapida e completa delle misure adottate, sia al fine di colmare le carenze esistenti a livello di attuazione, che al fine di evitare l'accumulo di ulteriori ritardi". Non dimenticando di "perseverare nella lotta all'evasione fiscale e adottare misure aggiuntive per contrastare l'economia sommersa e il lavoro irregolare".

"Famiglie con figli non tutelate dalla crisi, spesa sociale mal gestita" - L'Europa infine bacchetta Roma poiché non è riuscita a tutelare le famiglie con figli, che sono quasi escluse dalla spesa sociale: sono infatti quelle che hanno sofferto di più la crisi economica e in merito scrive: "In Italia si assiste all'erosione del reddito a disposizione delle famiglie che, associata all'aumento della povertà e dell'esclusione sociale, colpisce soprattutto quelle con figli. Tuttora destinata in gran parte agli anziani e poco orientata all'attivazione, la spesa sociale in Italia non riesce a contenere i rischi di esclusione sociale e di povertà".

Rehn: "Il rinvio di bilancio non pone l'Italia in una buona posizione" - "E' importante sottolineare che rinviare il raggiungimento degli obiettivi di medio termine non pone l'Italia in una buona posizione nei confronti delle regole che ha sottoscritto". Lo ha detto il commissario Ue agli Affari economici Olli Rehn.