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A Venezia mobilità sostenibile grazie a Toyota

Previsto anche il car sharing di auto a idrogeno

Aria pulita nella laguna veneta.

E se cʼè chi pensa che a Venezia le auto sono poche e non ci siano gli stessi problemi di traffico e inquinamento delle altre città europee, beh si sbaglia di grosso! Primo perché il Comune di Venezia comprende anche la popolosa Mestre (200 mila abitanti) e poi perché la laguna è un territorio e ha un microclima che favoriscono lʼaddensarsi di polveri e smog. Soluzione? Il car sharing di vetture ibride e il partner migliore non poteva che essere Toyota.

Col costruttore giapponese è stato siglato un protocollo dʼintesa dallʼamministrazione comunale. Prevede lo sviluppo di una piattaforma integrata di gestione della mobilità nellʼarea metropolitana, che tra lʼaltro includa anche lʼimpiego di alcune Toyota Mirai, la berlina a idrogeno eletta pochi giorni fa “World Green Car 2016”. Lʼaccordo firmato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e dallʼA.D. di Toyota Motor Italia Andrea Carlucci mira a introdurre soluzioni di mobilità a basso impatto ambientale. Il progetto sarà definito entro 90 giorni e produrrà un progetto triennale. Il sindaco della città lagunare andrà anche in Giappone, la prossima settimana, per cogliere dal vivo alcune delle soluzioni che Toyota ha già sperimentato con successo.

“Abbiamo accolto con piacere l'invito del Comune di Venezia a confrontarci su tale tema – ha detto Andrea Carlucci – consapevoli dell'importanza dell'argomento e della responsabilità di cui Toyota Motor Italia sarà investita”, ma il manager non ha nascosto le difficoltà, dovute a carenze infrastrutturali. Serve, ad esempio, che le normative superino lʼattuale limite dei 350 bar per la pressione nellʼerogazione dell'idrogeno, laddove gli impianti a bordo delle autovetture garantiscono un funzionamento in totale sicurezza a 700 bar, e andrebbe recepita in Italia la direttiva 2014/94/Ue che in altri Paesi europei è già stata accolta.