Le auto del costruttore tedesco si svalutano di meno
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Sono Porsche le auto con la maggior tenuta di valore nel tempo. Un riconoscimento importante per il costruttore tedesco di auto sportive, perché soddisfa l’acquisto da parte del cliente e aggiunge valore ai modelli storici. E ciò spiega anche l’elevatissima percentuale di Porsche in circolazione: il 70% di tutte quelle costruite, e molte sono diventate auto d’epoca e quindi ancora più pregiate sul mercato.
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Con questo primato, Porsche dimostra di essere una miscela speciale di razionalità e piacere di guida. La si sceglie per la sua sportività, ma questa ricambia mantenendo alto il valore nel tempo dell’acquisto. Una gioia per i collezionisti e per gli fans del brand e basterebbe citare la 911 Carrera in tutte le sue generazioni e varianti a mo’ di esempio. Sportività a parte, gli ultimi modelli Porsche sono poi equipaggiati con le tecnologie più moderne, dal cambio a doppia frizione PDK alle sospensioni attive (PASM), fino alle nuovissime proposte ibride elettriche, come la Panamera e il Suv Cayenne.
Apprezzamento di mercato a parte, l’alta qualità delle Porsche è rilevata ufficialmente anche da vari test, come quelli ADAC (l’Automobile Club tedesco) sulla soddisfazione della clientela, l’affidabilità e la qualità del servizio della rete di assistenza. Riconoscimento analogo è arrivato all’inizio di quest’anno da J.D. Power and Associates in Usa, che ha dichiarato Porsche il miglior brand europeo nello studio sulla “Vehicle Dependability”, che valuta la qualità nel lungo periodo e la minor percentuale di difetti per i prodotti venduti sul mercato d’oltre Atlantico.
Tutto alla fine si tramuta in buoni conti economici e solide finanze. Porsche produce da anni utili su utili e in questo primo scorcio di 2012 sta aumentando le vendite del 30% rispetto allo scorso anno. Nel solo primo trimestre, l’utile operativo ha raggiunto i 528 milioni di Euro, 18,4% in più del primo trimestre 2011.