Ford B-Max

La risposta giusta al mercato in crisi

Le impressioni di Gaetano Thorel, A.D. di Ford Italia

13 Mar 2012 - 11:59
 © Ufficio stampa

© Ufficio stampa

B-Max e non solo nel ventaglio di novità che Ford presenta all’82° Salone di Ginevra. Un modello davvero ben riuscito l’inedito B-Max, che risponde a Opel Meriva e Fiat 500L nella sfida tra monovolume compatti. Rilanciando persino dal punto di vista estetico, basti osservare quei montanti centrali integrati nelle portiere, una soluzione stilistica elegante e al tempo stesso di grande versatilità.

© Ufficio stampa

© Ufficio stampa

Perché ne derivano le portiere posteriori scorrevoli, che facilitano le operazioni di ingresso e uscita dall’abitacolo del nuovo MPV Ford di segmento B. Il cui bagagliaio si annuncia da record per la categoria. Come ci spiega Gaetano Thorel, amministratore delegato di Ford Italia, “B-Max è un’auto per la famiglia, da città ma spaziosa, molto confortevole e agile”. Novità importante anche per le motorizzazioni, visto che su B-Max debutta il piccolo 3 cilindri benzina di un litro di cilindrata, che consuma poco e assicura buone prestazioni con i suoi 100 CV. Ad aprile questo motore sarà disponibile già sulla Focus ed è la prima volta che un 3 cilindri 1.0 fa la sua comparsa nel segmento C. Altra novità ginevrina è il Suv Kuga rinnovato, il cui debutto in Italia è però previsto il prossimo anno.

A Ginevra Thorel ci parla anche delle nuove alleanze tra costruttori (GM e PSA), cui Ford risponde col suo differente approccio, anche per i risultati finanziari decisamente migliori tra i costruttori Usa. “Ford crede nella sua strategia globale One Ford – spiega il numero uno di Ford Italia -. La più grande alleanza fatta in questi ultimi anni è stata quella tra la Ford europea, quella americana, quella asiatica, che prima erano molto indipendenti tra loro e invece ora sono un’unica grande azienda globale”. Ferme restando le alleanze specifiche per alcuni modelli, come quella con Fiat per la Ka.

Quanto al mercato italiano, per rilanciare i consumi e le vendite, Thorel torna a proporre gli incentivi per un periodo di almeno due o tre anni. “Questo è necessario perché quest’anno il 20% in meno di vendite mette in gravissima crisi il sistema distributivo delle concessionarie auto, con una grave ricaduta sull’occupazione di personale”.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri