FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Usa, la Cia: "La Corea del Nord pronta a colpirci, questione di mesi"

Allerta anche per possibili attacchi da parte dello Stato Islamico dopo le ultime sconfitte degli jihadisti

Usa, la Cia:
da-video

"Fra qualche mese la Corea del Nord sarà in grado di colpire gli Stati Uniti con un missile balistico armato di testata nucleare".

A lanciare l'allarme è il direttore della Cia, Mike Pompeo, il quale ha messo in guardia la Casa Bianca anche da possibili attacchi da parte dello Stato Islamico "dopo la perdita di Raqqa in Siria".

Pochi giorni fa era stato il vice ambasciatore di Pyongyang al Palazzo di Vetro, Kim In Ryong, a lanciare un'altra minaccia:"Una guerra nucleare potrebbe scoppiare in qualsiasi momento".

Il direttore della Cia, Pompeo, durante un intervento alla Fondazione per la difesa delle democrazie, ha dichiarato che gli Stati Uniti devono avere un approccio verso la Corea del Nord che tenga conto che Pyongyang è "sull'orlo di colpire gli Stati Uniti". Pompeo ha parlato di un attacco "pericolosamente vicino" che la Cia ha stimato in mesi, ma ha anche sottolineato che ormai una misurazione temporale diventa irrilevante. "Se succede il prossimo martedì - ha detto il capo della Cia - oppure tra un mese è lo stesso. Il fatto è che dobbiamo unire gli sforzi affinché Kim Jong-Un non sia in grado di portare avanti un attacco del genere"

Pompeo ha affermato che il segretario di Stato, Rex Tillerson, sta lavorando sodo per portare avanti un approccio diplomatico verso la Corea del Nord. Metodo che qualche mese fa era stato criticato dal presidente statunitense Donald Trump, il quale in un tweet aveva detto che Tillerson stava "perdendo tempo con la diplomazia".

Il capo della Cia ha assicurato che il presidente Usa non intende lasciare che Pyongyang sia in grado di tenere in ostaggio l'America, ma ha anche detto che finché sarà possibile loro sono intenzionati a "tenere le frecce nel dardo", cioè "fino a quando ci saranno alternative" gli Stati Uniti non adotteranno azioni militari contro Pyongyang.

Anche il consigliere per la sicurezza nazionale McMaster è intervenuto durante lo stesso evento a confermare le parole di Pompeo. Il Consigliere ha detto che per ora gli Stati Uniti stanno ancora tentando un approccio diplomatico, ma con grande probabilità saranno presto costretti a cambiare metodo. "Non siamo fuori tempo, ma stiamo perdendo tempo - ha affermato McMaster - il presidente non lascerà che il regime di Pyongyang minacci gli Stati Uniti con le armi. Qualcuno ha parlato di 'accettare e dissuadere', ma è inaccettabile."

Sia il direttore della Cia che il consigliere per la sicurezza infine hanno pregato la Cina di fare maggiore pressione su Pyongyang.