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Turchia, Erdogan pronto a reintrodurre la pena di morte

Il presidente turco ribadisce la sua volontà di tornare alla pena capitale. Gli 007: avvisammo per tempo lʼesercito del golpe. Obama al presidente: "Rispetti i valori democratici"

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ribadisce di essere pronto a ratificare la reintroduzione della pena capitale, se il Parlamento la approverà.

"La pena di morte c'è negli Stati Uniti, in Russia, in Cina e in diversi Paesi nel mondo - ha detto -. Solo in Europa non c'è". Erdogan ha poi definito l'imam e magnate Fethullah Gulen, un "terrorista come Bin Laden. Intervistarlo è come intervistare Osama quando le torri gemelle sono state attaccate".

"Che lo vogliano o meno, ricostruiremo la caserma ottomana, il primo teatro dell'opera al posto del Centro Culturale Ataturk e una moschea a piazza Taksim", ha poi dichiarato il presidente turco a una folla di sostenitori davanti alla sua residenza sulla sponda asiatica di Istanbul, rilanciando il progetto di modifica di piazza Taksim, che aveva scatenato nel 2013 la rivolta di Gezi Park.

Obama a Erdogan: "Rispetti la democrazia" - Barack Obama ha parlato con il Erdogan invitandolo al rispetto dei valori democratici. Gli ha inoltre offerto qualsiasi aiuto aiuto nelle indagini sul tentato colpo di Stato.

Gli 007 turchi: avvisammo l'esercito del golpe - I servizi segreti turchi informarono i vertici dell'esercito sulla preparazione di un tentativo di golpe alle 4 di venerdì pomeriggio, diverse ore prima del suo inizio. Lo scrivono in un comunicato ufficiale le stesse Forze armate di Ankara, in cui si ribadisce anche l'accusa alla presunta organizzazione terroristica che fa capo a Fethullah Gulen.

Sale bilancio arresti per golpe - E' salito a 9.322 il numero delle persone arrestate finora con l'accusa di complicità nel fallito golpe in Turchia. Lo ha detto il vicepremier e portavoce del governo di Ankara, Numan Kurtulmus.

Sospesi 15.200 insegnanti della scuola pubblica e 21mila di quella privata - Il ministero dell'Educazione turco ha annunciato di aver sospeso 15.200 dipendenti insegnanti della scuola pubblica e di aver revocato inoltre la licenza d'insegnamento a 21mila docenti che lavorano in scuole private. Sono tutti accusati di avere legami con la rete di Fethullah Gulen, accusato da Ankara di essere dietro il fallito golpe.

Chieste le dimissioni di tutti i rettori - Il Consiglio per l'alta educazione (Yok), organo costituzionale responsabile della supervisione delle università turche, ha chiesto le dimissioni dei 1.577 rettori della Turchia dopo il fallito golpe. Tra questi, 1.176 sono di università pubbliche e il resto di fondazioni universitarie.