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Siria, lʼIsis minaccia la Russia: "Taglieremo le teste dei suoi soldati"

Il Cremlino nel mirino dei jihadisti dopo il suo appoggio al governo di Bashar al-Assad nella guerra allo Stato islamico. La Merkel e Abu Mazen spingono per includere nei colloqui di pace anche Damasco

isis uccisi bomba
dal-web

"Taglieremo le teste dei soldati russi in Siria". L'Isis, per voce di un predicatore jihadista a Raqqa, lancia un avvertimento all'esercito del Cremlino in vista del maggiore coinvolgimento di Mosca nella guerra allo Stato islamico. Lo riferisce l'Osservatorio per i diritti umani in Siria.

"L'arrivo dei russi nei Paesi del Levante (Sham, il nome islamico per la Siria) è una vera e propria richiesta del Califfato... i soldati (del Califfo) non vedono l'ora di vedere i soldati russi nel Levante per raccogliere le loro teste e tagliare i loro colli", ha affermato il predicatore. "La Russia sarà sconfitta nel Levante come è stata sconfitta in Afghanistan", ha concluso.

La Merkel: "Includere Damasco nei colloqui di pace" -
Angela Merkel ha affermato che Bashar al-Assad dovrebbe essere incluso nei colloqui di pace in Siria. La cancelliera tedesca lo ha detto dopo il vertice Ue sui migranti. "Dobbiamo parlare con diversi attori, incluso Assad", ha spiegato Merkel. "Non solo con Usa e Russia, ma anche con importanti partner regionali come l'Iran e l'Arabia Saudita", ha aggiunto.

Abu Mazen: "Pronti a sostenere Putin sulla Siria" - La Palestina è pronta a sostenere l'iniziativa del presidente russo Putin di creare una coalizione congiunta contro l'Isis: lo ha detto a Interfax il presidente palestinese Abu Mazen, a Mosca per una visita ufficiale. "Siamo pronti a sostenere questa iniziativa, noi siamo contro il terrorismo e l'estremismo, siamo sempre stati a favore della pace e della soluzione politica in Siria", ha spiegato riferendosi alla coalizione congiunta anti-Isis proposta da Putin.