Scontri a Gaza, salgono a 4 i palestinesi uccisi al confine
Secondo un portavoce israeliano, i dimostranti palestinesi ammassatisi al valico di Karni "hanno lanciato ordigni esplosivi, bombe a mano, bottiglie incendiarie e pietre"
E' salito a 4 il numero di palestinesi uccisi da colpi d'arma da fuoco israeliani durante gli scontri avvenuti nella Striscia di Gaza, nel quinto venerdì consecutivo di proteste.
Lo ha riferito il ministero della Salute dell'enclave controllata da Hamas, aggiungendo che i feriti sono oltre 350. Salgono così a 44 le vittime dal 30 marzo, giorno in cui è iniziata una massiccia mobilitazione denominata "la grande marcia del ritorno".
Secondo un portavoce israeliano, i
dimostranti palestinesi ammassatisi al valico di Karni "hanno
lanciato ordigni esplosivi, bombe a mano, bottiglie incendiarie
e pietre", cercando di appiccare il fuoco dove possibile. I
soldati hanno reagito "in base alle regole di ingaggio", ha
precisato il portavoce, e hanno impedito il tentativo di
infiltrazione.
Secondo il portavoce alle manifestazioni odierne, che
avvengono nel quinto venerdì consecutivo, su iniziativa di Hamas, hanno partecipato 10 mila palestinesi, suddivisi in cinque
punti di frizione lungo la linea di demarcazione con Israele. In
diverse occasioni, ha aggiunto il portavoce, hanno cercato di
arrecare danni alla barriera di confine, hanno dato fuoco a
pneumatici e hanno lanciato verso Israele aquiloni con oggetti
in fiamme, nell'intento di appiccare il fuoco ai campi agricoli
vicini.