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Migranti, dietrofront Austria: "Non manderemo l'esercito al Brennero"

Restano in caserma i 4 blindati per proteggere il confine. Il cancelliere Kern: "Per ora non eseguiremo alcun controllo". Palazzo Chigi: "Correzione di rotta positiva"

Restano parcheggiati in una caserma a Kranebitten, località aeroportuale nei pressi di Innsbruck, i quattro mezzi corazzati che il Ministero della difesa austriaco ha dislocato in vista di eventuali interventi di controllo dei migranti al valico del Brennero.

A fare chiarezza è il cancelliere Christian Kern: "Non eseguiremo alcun controllo ai confini del Brennero, non ricorreremo all'esercito". Palazzo Chigi: "Bene la correzione di rotta".

Il cancelliere Kern: "Nessun controllo ai confini" - "L'Austria non eseguirà alcun controllo ai confini del Brennero al momento e non sta per ricorrere all'impiego dell'esercito nell'immediato". La dichiarazione, rilasciata dal cancelliere austriaco Christian Kern, fa chiarezza sulla posizione di Vienna. La situazione dei transiti dei migranti al valico italo austriaco, intanto, non sembra essere critica: secondo fonti delle autorità di polizia della regione tirolese, nei primi sei mesi di quest'anno i transiti illegali sono stati 3450 contro gli 11.812 registrati nel 2016.

Soddisfazione da Palazzo Chigi - Fonti di Palazzo Chigi prendono atto della correzione di rotta da parte del governo austriaco rispetto all'ipotizzato dispiegamento di uomini e mezzi al confine del Brennero. La collaborazione tra le forze di polizia produce ottimi frutti e si basa sul rispetto da entrambe le parti delle regole europee, senza alcun bisogno di truppe o mezzi militari da schierare alla frontiera. Questa mattina il premier Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il Cancelliere austriaco Kern.

Tajani: "Da Austria scelta saggia" - Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, si è detto "contento che ci sia stato un chiarimento dell'Italia con l'Austria". Secondo Tajani" è privo di qualsiasi senso inviare carri armati alle frontiere. Mi sembrava assurdo inviare i carri armati ed è una scelta saggia avere cambiato posizione. Le frontiere esterne vanno difese, non quelle interne".