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Melbourne, ricostruito il volto di un'egizia di 2300 anni fa

Eʼ stato scolpito sulla base di un teschio mummificato, ritrovato casualmente in uno scantinato dellʼuniversità

L'Antico Egitto ha sempre affascinato tutti, da conquistatori come Alessandro Magno e Napoleone a registi a caccia di mummie maledette e tesori perduti.

Adesso ha ceduto al fascino anche la tecnologia. Grazie a una stampante 3D e tecniche di medicina legale, alcuni ricercatori australiani sono riusciti a ricostruire con precisione scientifica la testa e il volto di un'antica mummia egizia, ritrovata negli scantinati dell'Università di Melbourne.

Il reperto - Il teschio era conservato nei sotterranei dell'università da circa 100 anni. Agli inizi del 1900 Frederic Wood Jones, un archeologo diventato poi professore di anatomia, l'aveva portato a Melbourne dopo un lavoro di indagine archeologica fatta in Egitto. Per anni nessuno si è ricordato dell'esistenza della mummia, fino a quando Ryan Jefferies, curatore del Museo di Anatomia e Patologia Harry Allen Brookes, l'ha riportato alla luce. Quando l'uomo si è accorto che il reperto stava per andare in rovina, ha deciso di affidarlo ai ricercatori. Si temeva che la rimozione delle bende potesse danneggiare ulteriormente la reliquia, ma per fortuna il cranio è rimasto in buone condizioni.

Il progetto - Si tratta di un progetto multidisciplinare con la Facoltà di Medicina, Odontoiatria e Scienze della Salute che unisce la ricerca medica, la scienza forense, la scansione tomografica computerizzata, la stampa 3D, l'egittologia e l'arte. Il team ha ricostruito la testa di una donna tra i 18 e i 25 anni che ha vissuto almeno 2000 anni fa, ribattezzata "Meritamòn", che significa prediletta del dio Amon. Ci sono volute 140 ore di tempo di stampa su una stampante 3D per riprodurre il cranio che è stato usato per ricostruire il volto di Meritamòn, senza contare la messa a punto e la progettazione di lavoro del Dipartimento di Anatomia e Neuroscienze. Poiché la stampante 3D costruisce dal basso verso l'alto e la stampa è sempre più dettagliata in alto, gli studiosi hanno dovuto stampare il cranio in due sezioni per catturare meglio il dettaglio delle ganasce e la base del cranio.

La scultura - Il cranio stampato ha costituito la base su cui la scultrice Jennifer Mann, che ha imparato la tecnica per la ricostruzione facciale alla Texas State University, ha usato tutta la sua abilità forense e artistica per riprodurre il volto di Meritamòn. "E' incredibile che il suo cranio sia in buone condizioni dopo tutto questo tempo", ha detto l'artista. "Il modello che hanno prodotto è davvero bello nei dettagli". Mann ha realizzato il volto della donna egizia con argilla e resina poliuretanica. ll tocco finale è stata la ricostruzione dei capelli, raccolti in trecce sottili da un parrucchiere africano.