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Immigrati, dubbi Ue: 40mila profughi a Paese sono pochi

"Speriamo di avere il sostegno delle capitali quando entro fine anno presenteremo il meccanismo permanente di ridistribuzione", ha detto una portavoce

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"Il numero di 40mila profughi da ridistribuire resta una cifra proporzionalmente molto piccola rispetto al numero di persone che arriva" in Grecia e negli altri paesi Ue. Lo ha affermato una portavoce della Commissione Ue. "Speriamo di avere il sostegno delle capitali quando entro fine anno presenteremo il meccanismo permanente di ridistribuzione", ha aggiunto.

"Siamo incoraggiati dall'appello della cancelliera Merkel e del presidente Hollande" che va a "sostegno della nostra agenda sull'immigrazione" e "speriamo quindi che quello che abbiamo sentito da loro sia ripreso anche da altre capitali" perché "non tutti i 28 erano d'accordo sul meccanismo della redistribuzione" dei rifugiati, ha detto ancora la portavoce.

"Ungheria in prima line come Grecia e Italia " - E' possibile che l'Ungheria diventi molto facilmente un paese di prima linea" per l'arrivo di grandi flussi di migranti "e che avrà bisogno del nostro sostegno" con l'attivazione del meccanismo di redistribuzione dei profughi come Italia e Grecia. La portavoce della Commissione Ue ha aggiunto che è in corso di trattamento prioritario la richiesta urgente di aiuti finanziari ricevuta da Budapest.

Onu: i muri non servono - "La costruzione di recinti, l'uso di lacrimogeni e altre forme di violenza contro migranti e richiedenti asilo, il ricorso alla detenzione, il negare o il trattenere l'accesso a un riparo, il cibo o l'acqua, nonché l'impiego di un linguaggio minaccioso o discorsi di odio non dissuaderà i migranti dal venire o dal cercare di venire in Europa". Lo ha detto il relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani dei migranti, Francois Crèpeau.

Ma la Bulgaria riponde con la forza - La Bulgaria ha disposto l'invio di alcuni blindati ai valichi di frontiera con la Macedonia, per l'aumento dei flussi migratori. "Si tratta di una misura preventiva diretta a rafforzare il presidio lungo il confine macedone e affiancare le pattuglie di guardie di frontiera", ha detto un portavoce del ministero della difesa, secondo i media.