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Immigrazione, pressioni tedesche: "Italia e Grecia devono agire subito"

La Merkel chiede i centri di registrazione "entro questʼanno, non possiamo accettare ritardi". E intanto la Commissione Ue rilancia sulla redistribuzione e la Russia si offre di aiutare lʼEuropa

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Il cancelliere tedesco Angela Merkel invita Italia e Grecia ad agire sul fronte immigrazione. "Abbiamo stabilito con i capi di governo che ci siano centri di registrazione nei Paesi particolarmente colpiti dai primi arrivi, come Grecia e Italia - ha detto da Berlino -. Questo deve succedere velocemente, entro quest'anno, non possiamo accettare ritardi".

Intanto la Commissione europea, di fronte alla marea di profughi che sta arrivando in Europa via Grecia, Balcani, Ungheria e Italia, e che ha però come meta Germania e Paesi del Nord, sottolinea come la situazione "dimostra la necessità di un meccanismo europeo di emergenza di redistribuzione". E l'esecutivo europeo ribadisce quindi il proprio appello ai 28 Stati dell'Unione.

Di fronte a un emergenza che non accenna a diminuire, nel frattempo, anche Mosca tende la mano a Bruxelles. E il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, fa sapere come il Cremlino sia pronto ad aiutare l'Europa "lavorando insieme a una risoluzione" all'Onu. "I nostri colleghi europei - ha spiegato il capo della diplomazia russa - si sono già rivolti a noi con la proposta di approvare al consiglio di sicurezza dell'Onu una risoluzione che garantisca un approccio generale alla soluzione del problema degli immigrati illegali dall'Africa all'Europa. Siamo pronti a un lavoro congiunto".