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Il Mother Teresa Award per la prima volta a un'italiana

La “maestra di Kabul” tiene aperta una scuola per cantastorie in Afghanistan. I promotori: “Con lei il riconoscimento acquista una posizione più alta”. Premiato anche Faaraz Ayaaz Hossain, ucciso per non aver voluto abbandonare due amiche ai terroristi a Dacca

Il Dalai Lama, Malala, Medici Senza Frontiere, Selene Biffi:se fossero voci della "Settimana Enigmistica" sarebbero quelle del quiz “cerca l'intruso”.

Ma è inutile arrovellarsi nel rompicapo: tra questi quattro nomi di intrusi non c'è traccia. Tutti hanno vinto il Mother Teresa Memorial Award for Social Justice, un riconoscimento a livello mondiale assegnato ogni anno in India dalla Harmony Foundation e unico riconosciuto da suor Mary Prema, terza Superiora generale delle Missionarie della Carità di Calcutta.

Nei giorni scorsi il premio è stato consegnato alla meno celebre dei quattro nomi, quella Selene Biffi conosciuta come “la maestra di Kabul” dal titolo della sua biografia. La brianzola Biffi è stata insignita del Madre Teresa Award in virtù della sua Plain Ink, la onlus che lotta per dare un futuro a ragazzi e ragazze che nascono sia in India che in Afghanistan. Già, Kabul e l'Afghanistan: una città e un Paese che hanno segnato per sempre la vita di Selene Biffi sin dal 2009 quando vi mise piede per la prima volta come consulente Onu e poco dopo vide colleghi morire in uno dei più sanguinosi e organizzati attentati mai avvenuti da quelle parti.

 

Da allora decise di impegnarsi in prima persona nella costruzione di opportunità di pace. Di ritorno in Italia nasce Plain Ink e per questo progetto Selene ha detto no a un seggio in Parlamento a Roma nel 2013: nello stesso anno è volata nella martoriata capitale afghana per Qessa Academy - letteralmente l'Accademia delle Storie - una scuola tecnica unica nel suo genere perché intende allevare e formare giovani cantastorie. Niente menestrelli o fenomeni da talent show: si tratta di ragazze e ragazzi disoccupati che vengono tolti a strada e jihad e ai quali viene insegnato come preservare il patrimonio culturale attraverso storie e racconti che forniscono informazioni su temi quali salute pubblica, sicurezza alimentare e diritti umani nell'Islam.

 

A tre anni dal via della onlus Selene è appena rientrata dall'Afghanistan e volata a Mumbai per ritirare il riconoscimento. 

 

"E' un onore assoluto e un privilegio ricevere il Mother Teresa Memorial Award - spiega l'imprenditrice sociale a Tgcom24 - per il lavoro che portiamo avanti ogni giorno in Afghanistan e in Italia. E' un incoraggiamento a proseguire nella strada intrapresa”. Pesanti e allo stesso tempo belle le parole usate da Abraham Mathai, presidente della Harmony Foundation, nel consegnare il premio: "Con Selene Biffi il calibro dei premi acquista una posizione più alta. Riconoscere gli sforzi dei volontari che si dedicano a mantenere la pace è motivo di onore per noi del “Mother Teresa Memorial Award for Social Justice”.



Tra i premiati anche i Caschi Bianchi Siriani e, postumo, Faraaz Hossain, il ragazzo bengalese morto nell'attentato dello scorso luglio a Dacca per non aver voluto abbandonare due amiche nelle mani dei terroristi che avevano occupato la Holey Bakery. La cerimonia di premiazione è stata preceduta da una conferenza su "Istruzione come forma di lotta al Terrorismo": tra i partecipanti l'ex presidente afghano Hamid Karzai.

Il Mother Teresa Memorial Award for Social Justice è stato istituto nel 2005 per rendere omaggio alla memoria di Madre Teresa morta nel 1997 e proclamata santa da Papa Francesco il 4 settembre 2016.