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Scoperte a Varsavia le fosse comuni di Stalin

14 Mag 2013 - 00:53
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Resti di una fossa comune risalenti all'epoca delle purghe staliniane trovate nel cuore di Varsavia. Sono gli scheletri di circa 200 persone che i comunisti del governo polacco, fedeli a Mosca e al dittatore Stalin, gettarono senza vita nella nuda terra nel corso della campagna di terrore contro i delatori del regime tra il 1948 e il 1956. "Decine di migliaia di famiglie polacche stanno ancora cercando il luogo di sepoltura dei loro famigliari", ha detto un funzionario del
Poland's Institute of National Remembrance
(Ipn) che coordina le ricerche. "Crediamo che più di 500mila persone sono state le vittime delle purghe staliniane in Polonia tra gli anni '40 e '50". Le ricerche dell'istituto puntano a ritrovare i resti del generale Emil Fieldorf, il capo della resistenza anti-nazista, e di Witold Pilecki, il partigiano anti-sovietico che, durante la seconda guerra mondiale, si infiltrò volontariamente ad Auschwitz per testimoniare gli orrori del nazismo. Entrambi furono accusati di alto tradimento e vennero condannati a morte dal governo Polacco.

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