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Cuba, Miguel Diaz-Canel eletto presidente dal Parlamento

Eʼ il primo capo di Stato cubano dalla Rivoluzione del 1959 a non essere membro della famiglia Castro

Cuba, Miguel Diaz-Canel eletto presidente dal Parlamento - foto 1
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Miguel Diaz-Canel è stato eletto presidente del Consiglio di Stato e del Consiglio dei ministri di Cuba dall'Assemblea Nazionale.

Primo capo di Stato cubano dalla Rivoluzione del 1959 a non essere membro della famiglia Castro e primo a essere nato dopo la Rivoluzione, Diaz-Canel era l'unico candidato ed è stato votato da 603 dei 604 deputati del Parlamento unicamerale dell'Avana presenti.

Raúl Castro, di 86 anni, aveva annunciato a dicembre che si sarebbe dimesso da presidente. Con lui finisce l'era della famiglia Castro alla guida di Cuba. Da tempo si sapeva che il suo vicepresidente Díaz-Canel era il favorito nella successione. Raúl deteneva il potere dal 2006 quando prese il posto di suo fratello Fidel. Secondo gli osservatori, rimarrà comunque una figura centrale nella politica cubana sia per la sua influenza sia perché rimarrà a capo del Partito comunista.

Chi è Díaz-Canel - Il nuovo capo di Stato, Díaz-Canel, fa parte della generazione post-rivoluzionaria. Ha 58 anni, quindi quando nel 1957 Castro prese il potere lui non era ancora nato. Ha iniziato  a lavorare con il Partito Comunista nei primi anni '90 e fu scelto prima come ministro dell'Istruzione nel 2009 e poi come vicepresidente del Consiglio dei ministri.

E' difficile per gli osservatori prevedere quanti cambiamenti porterà, sicuramente sembra avere delle posizioni più liberali rispetto ad altri leader politici cubani: è sostenitore dei diritti degli omosessuali e tra le altre cose si è detto favorevole a una stampa più libera e a una maggiore apertura a Internet. Ci sono però diversi dubbi se riuscirà a realizzare i suoi obiettivi e, più in generale, sulle sue reali intenzioni. In un discorso durante una riunione del Partito comunista a porte chiuse Díaz-Canel ha rassicurato le vecchie guardie dicendo che una volta eletto avrebbe chiuso i media critici con il governo e ha definito l'allentamento dell'embargo degli Stati Uniti su Cuba "un tentativo di distruggere la rivoluzione".

Gli Usa: "Transizione anti-democratica" - Gli Usa denunciano come "non democratica" la transizione avvenuta a Cuba e invitano il nuovo presidente Miguel Diaz-Canel a porre fine alla "repressione" sull'isola. "Siamo delusi dal fatto che si sia scelto di ridurre al silenzio le voci indipendenti e di mantenere il monopolio repressivo del potere piuttosto che permettere ai cubani di scegliere tramite elezioni libere, giuste e disputate", dichiara il portavoce del dipartimento di Stato Usa.