Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, spiega che il bersagliere italiano è stato ucciso nel Sud dell'Afghanistan per mano di un adulto: "Si tratta solo propaganda dei talebani"
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Il ministro degli Esteri, Emma Bonino, smentisce che sia stato un bambino a uccidere il militare italiano nel sud dell'Afghanistan. L'annuncio fatto dai talebani che avevano parlato di un "eroico" 11enne che avrebbe gettato la granato nel Lince degli italiani, è solo "propaganda dei talebani", sottolinea la titolare della Farnesina. "Dai contatti del ministro della Difesa Mauro emerge che l'attentato sia stato realizzato da un adulto", aggiunge.
E' in corso una riflessione su "come rimodulare la presenza dei militari italiani in Afghanistan", ha spiegato poi la Bonino parlando alla trasmissione "In Mezz'ora". Anche con gli alleati, ha aggiunto, è "in atto una discussione per mutare il modo di essere sul terreno". "Bisogna costruire un esercito europeo che abbia mezzi tecnicamente validi. Ventisette eserciti nazionali sono inutili e costosi".
"Quirico era a Qusayr" - Il ministro ha poi parlato del reporter italiano scomparso Siria, Domenico Quirico. L'inviato de La Stampa "era a Qusayr quando ha contatto la famiglia e ora stiamo cercando di capire dove sia diretto. E' una situazione molto delicata", ha aggiunto la Bonino.
Siria, escluso intervento militare - In Siria "non credo che l'intervento militare internazionale sia più vicino: non c'è possibilità di una vittoria militare e quindi bisogna continuare a lavorare per il dialogo", ha dichiarato il ministro esaminando anche il caso Turchia. "Le dichiarazioni di Erdogan sono un segno di debolezza, soprattutto laddove denuncia un complotto internazionale". Bonino si è definita "amica della Turchia" e ha auspicato che Erdogan accetti l'appello alla moderazione e non insista "su uno stile di governo autoritario degli ultimi anni".