FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Iniziato il processo al boia di Srebrenica

LʼAja, Ratko Mladic, ex capo militare dei serbi di Bosnia, è considerato uno dei massimi responsabili della pulizia etnica durante la guerra nella ex Jugoslavia. Lʼudienza aggiornata a giovedì

Afp

E' iniziato, davanti al Tribunale penale de L'Aja, il processo a Ratko Mladic, l'ex capo militare dei serbi di Bosnia accusato di genocidio e crimini di guerra e contro l'umanità. Arrestato il 26 maggio 2011 in Serbia dopo 16 anni di latitanza, Mladic, 70 anni, si è presentato in aula sorridente e ha fatto il gesto del pollice in alto. E' considerato il principale responsabile dell'assedio di Sarajevo e del massacro di Srebrenica.

A vent'anni dall'inizio della guerra in Bosnia, per l'ex comandante militare delle truppe serbo-bosniache, si apre il processo all'Aja: Mladic è imputato per 11 capi d'accusa: due genocidi, cinque crimini contro l'umanità e quattro crimini di guerra, che includono anche il sequestro di 200 caschi blu e osservatori Onu, nel 1995.

Durante le prime fasi dell'udienza, Mladic non avrebbe mostrato alcuna emozione, limitandosi di tanto in tanto a prendere alcuni appunti.

Tra le persone presenti all'udienza ci sono diversi parenti delle vittime del massacro di Srebrenica del 1995. Una di queste, Munira Subasic, ha perso 22 familiari nella strage. Parlando con gli agenti, la 65enne ha detto di voler guardare Mladic negli occhi "e chiedergli se si pente per quello che ha fatto".

Udienza aggiornata a giovedì
La prima udienza è stata aggiornata a giovedì, quando il sostituto procuratore Dermot Groome proseguirà la sua requisitoria. Secondo l'accusa il processo potrebbe durare tre anni. L'udienza successiva è stata fissata per il 29 maggio, quando sarà ascoltato il primo testimone dell'accusa.

Accusa: "Guidò la pulizia etnica"
"Ha guidato la pulizia etnica in Bosnia''. Queste le parole del rappresentante dell'accusa, Dermot Groome, nel suo intervento in apertura del processo a Ratko Mladic, anticipando che "presenteremo elementi di prova che dimostreranno, al di là di ogni ragionevole dubbio, che c'è la mano di Mladic in ognuno dei crimini" di cui l'ex generale è accusato. 

Il massacro di Srebrenica
Mladic, arrestato dopo 16 anni di latitanza, è considerato uno dei maggiori responsabili della strage di Srebrenica, enclave sotto protezione delle Nazioni Unite in cui, nel luglio 1995, vennero uccisi oltre 8.000 musulmani. Dopo giorni di assedio, l'11 luglio del 1995, le truppe serbo-bosniache entrarono a Srebrenica: gli uomini, dai 14 ai 65 anni, furono separati dalle donne, dai bambini e dagli anziani, e furono uccisi. Secondo i dati ufficiali i morti furono 8.372, mentre non si hanno stime precise del numero di dispersi. Grazie all'esame del Dna e al ritrovamento di oggetti personali, ad oggi sono state riesumate dalle fosse comuni e riconosciute circa 6.414 salme.