Il Cairo: arresto consulente della famiglia Regeni non legato a caso
Le autorità egiziane sostengono che il fermo di quattro giorni, esteso di altri 15, sia dovuto a "un corteo non autorizzato"
Dopo la denuncia di Amnesty International sull'arresto del consulente egiziano della famiglia Regeni impegnato nelle indagini sul caso, Il Cairo risponde che la custodia cautelare di quattro giorni, estesa ora di altri 15 giorni, non è legata alla vicenda ma a "una manifestazione non autorizzata".
Per la procura egiziana il provvedimento ai danni dell'ingegnere Ahmed Abdallah Al Sheik "non ha nulla a che fare con la famiglia del ricercatore".
L'avvocato del consulente, nonché amministratore della Commissione Egiziana per i diritti e le libertà (Ecfr), ha aggiunto che le autorità avrebbero deciso di arrestare Al Sheik per dieci imputazioni tra cui l'uso della forza allo scopo di rovesciare il regime, pubblicazione di notizie tali da turbare l'ordine pubblico e violazione del pubblico interesse.
Le notizie del giorno