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Il killer di John Lennon si pente: "Mi dispiace essere stato un tale idiota"

L'uomo ha detto di essersi avvicinato a Cristo durante un'udienza per la libertà condizionata che, però, gli è stata negata per l'ottava volta

John Lennon
ufficio-stampa

Il killer di John Lennon si pente delle sue azioni. Mark David Chapman, 59 anni, ha detto di essere stato un idiota quando l'8 dicembre del 1980 ha freddato l'ex Beatle a New York davanti all'ingresso del Dakota Building, il palazzo dove abitava con Yoko Ono, di fronte a Central Park. Chapman si trova in una prigione dello stato di New York dove sta scontando una condanna all'ergastolo e ha cercato più volte di ottenere la libertà condizionata.

"All'epoca non pensavo ad altri che a me" - Davanti alla commissione che doveva decidere in merito alla libertà condizionata e che per l'ottava volta ha respinto l'istanza, l'uomo ha sottolineato di aver riscoperto la fede religiosa in carcere e di essersi reso conto che si può scegliere tra Cristo e il crimine.

Nella trascrizione rilasciata dalla commissione si legge: "All'epoca non pensavo ad altri che a me. Mi dispiace di aver causato tanto dolore. Mi dispiace per essere stato un tale idiota e aver scelto la gloria sbagliata".

Tuttavia, la libertà condizionata gli è stata nuovamente negata, perché c'é ragione di credere che Chapman possa essere recidivo e quindi violare di nuovo la legge. L'uomo potrà ripresentare istanza nel 2016.