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Coca Cola vuole chiudere il blog Coca Colla gestito da giovani creativi italiani

Secondo il colosso americano "i consumatori potrebbero confondersi"

Dal Web

Questa volta, forse, Davide non vincerà contro Golia, anche se sicuramente non si arrenderà facilmente.

La vicenda è di quelle che lasciano un po' perplessi: il gruppo Coca Cola ha chiesto la chiusura del sito italiano CocaColla. it, gestito e portato avanti in autonomia da un gruppo di giovani che si occupano di arte, design, street art e cultura metropolitana.

La comunicazione della notizia è avvenuta tramite il sito stesso nella cui home page appare il titolo: “CocaColla.it chiude per una lettere”. La missiva a cui si fa riferimento è stata recapitata dall'ufficio legale del colosso di Atlanta che ha intimato ai giovani blogger di chiudere il sito, cedere il dominio e sospenderne la pratica di registrazione perché, in caso contrario, potrebbe insorgere “un grave rischio di confusione per i consumatori” che, in parole povere, potrebbero non distinguere i due marchi.

Sembra, dunque, che si stia concludendo la storia di questi ragazzi che nel 2010 avevano aperto un sito dedicato al design, all'advertising e alla street art. Aru, al secolo Gianluca Fontana, di professione copywriter, Buddy Bradley, disegnatore, Andrea Zammiti, in arte Cyberandy, graphic designer, Gabriele Infranca, Gabe, copywriter, e Luca di Marco, Lucael, hanno dato vita a un'iniziativa editoriale autonoma, indipendente e di successo come se ne vedono sempre meno in Italia diventando un vero e proprio punto di riferimento per l'arte contemporanea.

Questo team vincente, però, non si dà per vinto nemmeno davanti alle minacce di Coca Cola e, se è vero che annuncia di non voler combattere legalmente contro il gigante statunitense, è altrettanto vero che ha deciso di dar battaglia sul web. Come? Prima di tutto a colpi di hashtag, infatti su Twitter impazza ormai #supportcocacolla e sono centinaia gli utenti che esprimo il loro sostegno all'iniziativa. Inoltre, tramite lo stesso sito, i ragazzi invitano tutti i loro supporter a iscriversi alla newsletter per seguire gli sviluppi della vicenda e promettono di non cedere il passo dichiarando di lavorare già ad una nuova identità.
Il cammino di CocaColla, quindi, non terminerà il 5 marzo, alla chiusura del sito ma probabilmente continuerà attraverso nuove strade forte dei numeri raggiunti fin qui: circa 2.000.000 page view nell'ultimo anno, 1.500.000 visitatori unici, 7000 liker su Facebook e 1000 follower su Twitter.