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Gioconda, scoperta una copia gemella al Prado
L'opera fu dipinta da un allievo di Leonardo

Il quadro potrebbe essere la prima copia in assoluto del famoso ritratto custodito al Louvre

Ap/Lapresse

Sensazionale scoperta al Museo del Prado di Madrid.

Dai magazzini è infatti spuntata una copia della Gioconda di Leonardo da Vinci. Quasi identico all'originale, il quadro è stato dipinto quasi contemporaneamente da uno degli allievi prediletti del maestro, probabilmente Andrea Salai o Francesco Melzi. Secondo "El Paìs" e "The Art Newspaper", si tratterebbe di una delle primissime copie della famosa opera, probabilmente la prima in assoluto.

Gli specialisti del Museo di Madrid hanno impiegato diversi mesi per studiare il quadro, per eseguire un intervento di pulizia che ha permesso di rimuovere la vernice scura che copriva la tavola ad olio. L'opera, che per molto tempo all'interno del Prado è stata considerata come una banale copia del più famoso ritratto femminile conservato al Louvre di Parigi, è stata ora nuovamente classificata e la sua catalogazione, scrive "E Pais", assomiglia ad una "vera bomba" per gli studi dell'arte.

Il discepolo di Leonardo avrebbe infatti eseguito la replica della Gioconda proprio nello studio di Firenze dell'artista-scienziato del Rinascimento quando ancora il maestro stava dipingendo l'originale. Anche le dimensioni delle due opere sono quasi identiche: la Gioconda del Louvre misura 77 cm x 53 cm e la copia del Prado 76 cm x 57 cm. Il dipinto dell'allievo di Leonardo è arrivato nella collezione reale spagnola nel 1666, come ha precisato Miguel Falomir, direttore del dipartimento della pittura italiana e francese moderna del Prado.

Sofisticate ricerche durate circa un anno - sono state impiegate macchine fotografiche digitali, raggi x, riflettografia, laser e scanner - hanno dato risultati che molto probabilmente cambieranno il corso delle teorie e delle interpretazioni circa il leggendario ritratto, che secondo molti studiosi raffigurerebbe Lisa Gherardini, la moglie del ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo.

Due settimane fa Ana Gonzalez Mozo, ricercatrice del gabinetto tecnico del muse di Madrid, ha rivelato ad un convegno alla National Gallery di Londra che la Gioconda del Prado è molto "più rilevante di quanto non si credesse". "La limpidezza della tela ora recuperata ha permesso di scoprire che il ritratto fu eseguito nella stessa officina di Leonardo, probabilmente nello stesso periodo che il maestro lavorava alla sua tela originale", ha spiegato la studiosa, che ha sottolineato l'estrema somiglianza tra le due opere, non solo nel volto femminile ma anche nel paesaggio toscano che fa da sfondo.

Lo stato di conservazione della "Mona Lisa" del Prado, hanno aggiunto gli esperti spagnoli, è "migliore" di quella orginale al Louvre. "Ciò consentirà di studiare con piu' precisione i materiali pittorici con cui sono eseguite le due Gioconde e forse di decifrare anche alcuni misteri che ancora circondano il capolavoro di Leonardo", aggiungono dalla galleria spagnola. La copia della Gioconda sarà presentata in pubblico a Madrid il 21 febbraio. Poi la copia restaurata andrà in trasferta al Louvre, dove dal 29 marzo al 25 giugno, sarà esposta in una mostra dedicata a Leonardo in occasione della presentazione del restauro ultimato del "Sant'Anna", che non poche polemiche ha suscitato in Francia e all'estero.