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Cina, allo studio un mega impianto solare nello spazio per "abbattere" lo smog

La stazione si troverà a 36mila chilometri dalla Terra e sarà 12 volte più grande di piazza Tienanmen a Pechino: lo scopo è fornire energia solare al pianeta

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La Cina pensa allo spazio come nuova frontiera per abbattere l'inquinamento e la crisi energetica.

Non è fantascienza, ma il nuovo progetto di un mega-impianto fotovoltaico da costruire in orbita, a 36mila chilometri dalla Terra. Una super stazione che fornirà energia solare al pianeta e che sarà 12 volte più grande di piazza Tienanmen a Pechino e quasi due volte il Central Park di New York. A riferirlo è l'Accademia cinese delle scienze (Cas).

Cina, allo studio un mega impianto solare nello spazio per "abbattere" lo smog

Abbattere l'inquinamento

- L'idea di una stazione spaziale che fornisca energia solare alla Terra "solletica" gli scienziati dagli Anni Settanta. L'elettricità generata sarebbe convertita in microonde o laser e trasmessa ad un collettore situato sulla superficie terrestre. In questo modo si potranno abbattere inquinamento ed emissioni di CO2 derivanti dai processi energetici legati ai combustibili fossili.

Soluzione alla crisi energetica

- Il 93enne Wang Xiji, membro dell'Accademia Cinese delle Scienze (CAS), spiega che "una stazione spaziale solare redditizia dovrebbe avere una superficie di pannelli di 5 o 6 km quadrati" e che "senza il ciclo terrestre giorno-notte, l'energia sarebbe raccolta il 99% del tempo". Da qui la capacità dei pannelli spaziali di "generare energia dieci volte superiore a quelli sulla terra per unità di superficie, risolvendo così la crisi energetica".

Pennelli "leggeri" ed effetto serra

- In un rapporto diffuso dal Cas nel 2010 si legge che la Cina ha messo in cantiere la costruzione di una centrale solare sperimentale nello spazio entro il 2030 e di una centrale commercialmente attiva entro il 2050. Quest'ultima, però, "dovrebbe pesare più di 10mila tonnellate e pochi razzi sopportano un carico di oltre 100 tonnellate". Ecco perché, secondo Wang, è necessario l'utilizzo di "pannelli solari sottili e leggeri con un peso inferiore a 200 grammi per metro quadrato". Per gli scienziati, "una centrale solare spaziale redditizia potrà esserci quando l'efficienza della potenza di trasmissione senza fili raggiungerà circa il 50%". "Quando l'energia solare dallo spazio diventerà la nostra energia primaria - aggiunge Wang Xiji - la gente non dovrà più preoccuparsi dello smog e dell'effetto serra".