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Arriva il contadino hi-tech: unʼapp protegge i raccolti in modo green

Il prototipo si basa su una banca dati del Cnr di Torino, prevede gli effetti dei cambiamenti climatici e consente di usare meno pesticidi

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lapresse

Una app che controlla le modalità di semina dei campi e che svela dove intervenire per combattere le più frequenti malattie delle piante, con un minore impiego di pesticidi. E il tutto in tempo reale. Dagli Usa arriva un nuovo alleato super tecnologico degli agricoltori, frutto di una ricerca combinata tra il Cnr di Torino e l'Università della Pennsylvania. Il prototipo raccoglie oltre 20 anni di dati sulle infezioni dei raccolti e consente di prevedere anche gli effetti dei cambiamenti climatici.

Un database unico e tutto italiano - Il merito italiano nell'ambito di questo progetto di ricerca è di primo livello, dato che è l'Università della Pennsylvania ha contattato l'Istituto per la protezione sostenibile delle piante (Ipsp) di Torino per la grande mole di dati raccolti in oltre 20 anni di ricerca sulle infezioni virali. Si tratta di informazioni uniche nel panorama mondiale, un autentico "tesoro statistico" che ha permesso di completare il prototipo americano.

Un alleato contro i cambiamenti climatici - La preziosità del nuovo strumento tecnologico sta nella sua capacità di incrociare informazioni su dati meteo e posizione geografica con quelli di crescita delle piante e sull'eventuale presenza di parassiti. Il tutto al fine di prevedere lo sviluppo di infestazioni fatali per le coltivazioni sulla base anche di altri parametri come temperatura, umidità dell'aria, qualità del terreno. Attraverso l'app gli agricoltori potranno così ricevere mappe "personalizzate" di rischio e proiezioni a medio termine sulla possibilità che le coltivazioni subiscano o meno attacchi, inclusi i cambiamenti climatici in atto.

Piattaforma interattiva - "Il progressivo inserimento di dati da parte degli utenti permetterà di condividere informazioni sulla diffusione delle malattie, sugli andamenti stagionali e sulle migliori strategie di difesa", ha spiegato il ricercatore Piero Caciagli. Questa è una app - aggiunge - che sicuramente affiancherà le decisioni quotidiane degli agricoltori, da quando seminare a come trattare le piante. Una sorta di esperto sempre sul campo".