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L'Orva punta in alto: nuovo stabilimento per conquistare il mercato estero

Lʼazienda del Ravennate scommette su se stessa e, 36 anni dopo la fondazione, inizia i lavori per una fabbrica altamente tecnologica e attenta allʼambiente

Orva Storie d'impresa
ufficio-stampa

Alta tecnologia, rispetto per l'ambiente e competitività.

Sono iniziati pochi giorni fa a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, i lavori per la realizzazione del nuovo stabilimento dell'Orva, azienda di panificazione nata nel 1979 e proiettata sempre più verso tutto il mondo. Proprio la nuova fabbrica, secondo la volontà del presidente, Luigi Bravi, vuole essere la rampa di lancio verso la conquista dei mercati oltre i confini nazionali.

LʼOrva punta in alto: nuovo stabilimento per conquistare il mercato estero

Nonostante la crisi economica che ha messo in ginocchio, dal 2008 a oggi, moltissime aziende, la Orva ha deciso di investire su se stessa, di scommettere sulle proprie potenzialità. Fedele al motto di Bravi:

"Non si può aspettare che le cose accadano. Dobbiamo farle accadere"

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Il grande sogno: un'azienda etica -

Dalle parti di Bagnacavallo si parla del nuovo stabilimento come di un "grande sogno". Un sogno fatto di valori. "Il nostro grande sogno vuole essere tecnicamente all'avanguardia, esteticamente soddisfacente ed ecologicamente responsabile. L'Orva oggi ridisegna il suo futuro, la New Factory proietterà l'azienda a essere uno dei principali attori nel palcoscenico alimentare. Per non vendere solo pane ma emozioni".

Architettura armonicamente inserita nell'ambiente; piano energetico di recupero del calore di combustione dei forni in energia termica; impatto zero delle emissioni inquinanti; palestra attrezzata a disposizione dei collaboratori; vasta area verde. Sono solo alcune delle caratteristiche del polo produttivo in costruzione.

La storia iniziò nel 1979 -

Orva nasce nel 1979. Dapprima concentrata soprattutto sulla distribuzione, negli Anni '90 decide di scommettere sulla produzione. Nel 2002 il nuovo assetto societario, che vede Luigi Bravi proprietario e presidente, si punta all'industrializzazione con l'ampliamento dello stabilimento e l'installazione di nuove linee automatiche.

Verso il futuro -

Nel 2010, quando già da due anni il resto del mondo faceva i conti con la crisi, Orva decide di acquistare la Global Food di Riccione, specializzata nella produzione della piadina romagnola e di pani morbidi. Nel 2014 l'espansione porta Orva al Sud Italia. Oggi le unità produttive, in attesa della nascita della "New Factory", sono tre: Bagnacavallo, Misano Adriatico e Foggia. I dipendenti sono 150, l'80% dei quali sono donne. L'età media è di 35 anni e il 10% della forza lavoro è laureato.