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Lavoro: in crescita il numero degli stagisti assunti dalle imprese

Nel Rapporto Italia 2016, lʼEurispes sottolinea che in Europa tre stage su quattro non portano a un lavoro

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Le rilevazioni condotte periodicamente dal ministero del Lavoro mostrano un'attenzione crescente nei confronti di Garanzia Giovani – al 28 gennaio, i ragazzi d'età compresa tra i 15 e i 29 anni registrati al programma sono oltre 944 mila –, tuttavia solo a 269.287 giovani è stata proposta almeno una misura concreta prevista dal programma.

L'elenco delle misure previste dal programma è variegato e include anche periodi di formazione all'interno di un'impresa (come gli stage e i tirocini) che sono particolarmente diffusi tra le imprese italiane, indipendentemente dal programma Garanzia Giovani.

Secondo l'Indagine 2015, Formazione sul luogo di lavoro e attivazione di stage del Sistema Formativo Excelsior, nonostante il calo delle imprese italiane che hanno ospitato tirocinanti e stagisti – nel 2014 sono state circa 215 mila: l'1% in meno rispetto all'anno precedente –, nel 2014 è cresciuto tanto il numero dei tirocinanti e stagisti presi a carico (complessivamente sono stati circa 320.100: il 3,1% in più su base annua) quanto il numero degli stagisti e dei tirocinanti che le imprese hanno assunto o hanno già deciso di assumere durante il 2015, che sono passati da quasi 29.400 del 2014 agli oltre 38 mila dello scorso anno (+29,5%).

Del resto, una volta concluso lo stage, soltanto alcuni giovani vengono assunti dall'azienda per la quale hanno lavorato. E nonostante la crescita dell'ultimo anno, il numero degli stagisti assunti rimane ancora basso. Dati alla mano, lo stage non si è rivelato uno strumento adeguato per risolvere il problema dell'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Nel resto dei Paesi europei, le cose non vanno tanto meglio: nel Rapporto Italia 2016, l'Eurispes sottolinea che in Europa tre stage su quattro non portano a un lavoro, mentre il 60% degli stage non viene retribuito. Un'eventualità, quest'ultima, che la legge italiana vieta espressamente: nel 2013 il legislatore ha introdotto l'obbligatorietà di riconoscere allo stagista un'indennità di partecipazione, che non può essere inferiore ai 300 euro lordi al mese.

Tuttavia l'indennità riconosciuta agli stagisti varia da Regione a Regione. Il motivo? Tirocini e stage sono materia di competenza delle Regioni e così, stando a uno studio dell'ADAPT – l'Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali –, in alcune Regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia Valle d'Aosta e Veneto) l'indennità di partecipazione riconosciuta allo stagista oscilla da un importo minimo di 300 ad uno massimo di 450 euro mensili. Mentre in altre il valore minimo è nettamente superiore: in Abruzzo e Toscana è pari (rispettivamente) a 600 e 500 euro al mese.