Europa, il Parlamento dà la sua benedizione
alla tassa sulle transazioni finanziarie
Sì alla Tobin Tax, che dovrebbe rendere 55 miliardi. La palla passa alla Commissione Ue
Con 487 sì, 152 no e 46 astenuti, il Parlamento Ue ha approvato oggi la relazione in favore della proposta per l'introduzione di una imposta sulle transazioni finanziarie nella Ue. Ora la parola passa al Consiglio Ue.
La relazione firmata da Anni
Podimata, eurodeputata greca del gruppo S&D (socialisti e
democratici), modifica la proposta di direttiva presentata dalla
Commissione chiedendo ai 27 di adottare la tassa sulle
transazioni finanziarie possibilmente su tutto il territorio
comunitario, in modo da evitare distorsioni al mercato interno.
Strasburgo chiede inoltre che la Ue "guidi gli sforzi tesi alla
conclusione di un accordo a livello mondiale". In attesa di
questa intesa globale, il Parlamento propone che le aliquote
europee siano "abbastanza contenute" in modo "da minimizzare
i rischi di delocalizzazione".
Quanto all'entità della tassa, Strasburgo chiede che "la
pressione fiscale sia relativamente maggiore per le operazioni
più speculative e più destabilizzanti da un punto di vista
finanziario". Secondo le valutazioni di impatto, la tassa sulle
transazioni finanziarie potrebbe raccogliere fino a circa 55
miliardi di euro che, secondo il Parlamento Ue, andrebbero
utilizzati per "contribuire al risanamento fiscale al fine di
stimolare la crescita e la creazione di posti di lavoro".
Vengono inoltre indicate politiche specifiche, come "l'aiuto
allo sviluppo e la lotta al cambiamento climatico".
La relatrice Podimata ha ricordato prima del voto che già
nove Paesi Ue prevedono un qualche tipo di imposta sulle
transazioni finanziarie. La richiesta di questa tassa finisce
ora sul tavolo del Consiglio Ue, che si riunisce nel pomeriggio
a Bruxelles.