Nuova raffica di rincari. Anche il gasolio supera 1,8 euro
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Ancora record per la benzina. Nei distributori della Q8, rileva Staffetta Quotidiana, il prezzo della verde è arrivato a 1,874 euro al litro, nuovo massimo storico. Secondo Quotidiano energia, le punte massime sul territorio sono di 1,96 euro al litro per la benzina e superano quota 1,80 per il diesel.
Per Eni, l'aumento è di 0,6 centesimi sulla benzina a 1,859 euro al litro e 0,3 sul diesel a 1,769 euro al litro. Per Esso ritocco sulla sola benzina: +0,5 centesimi a 1,845 euro al litro. IP aumenta la verde di un centesimo a 1,871 euro al litro e il diesel di 0,5 a 1,770 euro al litro.
Balzo proprio alla Q8 sulla benzina che raggiunge il nuovo record storico: +1,3 centesimi a 1,874 euro al litro. Tamoil aumenta invece solo il gasolio: +1 centesimo a 1,768 euro al litro. Infine, i rialzi di TotalErg: +0,5 centesimi sulla benzina a 1,854 euro al litro, +0,9 sul gasolio a 1,777 euro al litro.
Dall'inizio dell'anno, sottolinea Staffetta, i prezzi della benzina Eni sono aumentati in media di 12,3 centesimi al litro (Iva inclusa), a fronte di un aumento cumulato del prezzo internazionale di circa 11,2 centesimi (112 euro per mille litri); quelli del gasolio di 6,5 centesimi (Iva inclusa), a fronte di un analogo aumento del prodotto sul mercato del Mediterraneo di 6,5 centesimi (65 euro per mille litri).
Analizzando i prezzi regionali, nelle Marche la media della benzina è stabilmente sopra quota 1,9, mentre anche la Liguria si avvicina alla soglia psicologica: 1,892 euro/litro. Sotto 1,85 troviamo ormai soltanto Emilia-Romagna (1,83), Friuli-Venezia Giulia (1,837), Lombardia (1,826), Sardegna (1,836), Sicilia (1,842), Trento (1,843), Valle d'Aosta (1,844), Veneto (1,824).
Sul gasolio medie più alte sempre in provincia autonoma di Bolzano (1,798), Basilicata (1,792) e Molise (1,783).
Il "tesoretto" dello Stato
L'aumento alla pompa dei carburanti ha portato nelle casse dello Stato 2,33 miliardi di euro di maggiore Iva e 1.7 mld di maggiore assise dal gennaio 2008 a oggi: lo rileva uno studio della Cgia di Mestre. Per il segretario dell'associazione artigiani mestrina, Giuseppe Bortolussi, si tratta di un ''tesoretto'' per l'erario che il governo dovrebbe far ritornare agli automobilisti italiani.