Itinerario storico

Viaggio nei luoghi di Matilde di Canossa

Attraverso il bellissimo territorio reggiano alla scoperta di un itinerario storico ricco di sorprese ed emozioni

02 Ott 2012 - 14:55
 © Ufficio stampa

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Nel 1077 “Andare a Canossa” era sinonimo di umiliazione e perdono, oggi invece vuol dire fare un'interessante viaggio attraverso il bellissimo territorio reggiano e il suo Appenino, per conoscere i luoghi di Matilde di Canossa, le cosiddette Terre di Canossa. Un itinerario storico ricco di sorprese e emozioni.

Viaggio nelle Terre di Canossa

Prima di cominciare questo fantastico itinerario attraverso i luoghi di Matilde di Canossa conviene avere qualche notizia su questo interessantissimo personaggio storico, uno dei più importanti della storia medioevale. Matilde di Canossa, marzo 1046- Bondeno di Roncore, 24 luglio 1115, fu contessa, duchessa, marchesa e regina medievale. Fu una donna forte e coraggiosa, talmente abile anche politicamente che riuscì a unire sotto il suo comando un territorio pari a quasi un terzo dell'Italia e altamente strategico per i collegamenti tra Europa e Roma.

Matilde visse in un periodo di continue battaglie, intrighi e scomuniche, ma nonostante ciò dimostrò sempre una forza straordinaria. Fu donna di grande fede, dote che le valse l'ammirazione e l'amore di tutti i suoi sudditi. Bene, dopo aver “conosciuto” la protagonista dell'itinerario reggiano, potete dirigere i vostri passi sull'Appennino reggiano nel cuore del feudo di Matilde per visitare il Castello di Montecchio e il Castello di Bianello, dove Matilde accolse Enrico V, figlio del suo storico nemico l’imperatore Enrico IV e dove nel 1111 fu incoronata vice regina d’Italia, “Super ligures et longobardes”.

Da qui poi si percorre il cosiddetto “Sentiero di Matilde”, una rete di sentieri segnalati dal CAI, da percorrere anche a piedi, che collega le principali località naturalistiche e storiche della collina reggiana. Prima tappa del sentiero è il Castello di Canossa dove, nel freddo inverno del 1077, l’imperatore Enrico IV attese per tre giorni e tre notti, scalzo e vestito solo di un saio, prima di essere perdonato dal papa Gregorio VII, che l’aveva scomunicato. Recentemente rilanciato dalla Provincia, il Castello ospita un nuovo ufficio di informazioni turistiche ed è sede di una serie di iniziative di animazione culturale e didattica.

La penultima tappa conduce invece ai castelli di Rossena, Sarzano e Carpineti. Con un breve trekking si giunge alla Pieve di San Vitale, per poi visitare l’Abbazia di Marola e la Pieve di Toano, una delle più antiche diocesi reggiane, un piccolo gioiello nascosto tra le montagne. Ultima tappa è la Pietra di Bismantova, simbolo del territorio dell’Appennino Reggiano nonché luogo sacro e di preghiera fin dai tempi antichi, luogo in cui Dante idealmente colloca Matilde di Canossa quando parla di lei nel Purgatorio. Una volta giunti in questi luoghi, non dimenticatevi che la prima domenica di settembre si celebra il famoso perdono di Enrico IV con una rievocazione storica medioevale di circa 500 persone.

Il viaggio è organizzato da CartOrange - Viaggi su misura. Per maggiori informazioni: www.cartorange.com

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