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Con le ciaspole in Val Ferret

Una divertente alternativa allo sci e allo snowboard per chi vuole scoprire la montagna immergendosi nella natura

ciaspole, valle d'aosta
dal-web

Se pensiamo alle due parole montagna e inverno, la prima cosa che verrà in mente saranno piste innevate e impianti sciistici. Ma per coloro che amano la natura e le passeggiate, le cime imbiancate riservano anche altre meravigliose e suggestive esperienze. Appena arrivate le prime belle nevicate, e al sopraggiungere dei primi raggi di sole, ecco che si svela un paesaggio strabiliante e ricco di bellezze naturali. Per finire al centro del quadro, per gustare con calma e immersi nell'incanto dei suoni che giungono attutiti dal manto soffice e bianco che ricopre ogni elemento e gli conferisce quell'atmosfera quasi magica, è necessaria un'andatura lenta, pazienza e curiosità. Ma, soprattutto, sono necessarie le ciaspole. Ecco un suggerimento per un'escursione da fare in giornata o, se lo si desidera, anche in due giorni con la possibilità di sostare in rifugio. Ci spostiamo in Val d'Aosta, in particolare nella splendida cornice della Val Ferret, per la camminata che porta al Rifugio Bonatti (2.026 m).

UNO O DUE GIORNI IN RIFUGIO- Per tutta la durata dell'escursione sarete circondati ma viste mozzafiato su Monte Bianco e sulle Grandes Jorasses. Il punto di partenza si trova a Planpincieux - Courmayeur (1.587 mt.) ed è comodamente raggiungibile in navetta. Dalla base si percorre la pista pedonale che costeggia le piste di sci di fondo e passare sopra al campeggio. Dopo poco vi ritrovate davanti una magnifica cappella dopo la quale il sentiero proseguirà più gentile e infilandosi per la valle potrete godere di panoramiche favolose della Tête de Ferret. La strada prosegue con un leggero falso piano in crescendo che vi porterà nei pressi di Pont, Tronchey e Praz Sec d'en Bas, superati i quali arriverete ad affiancare la Doire de Ferret fino ad arrivare a Lavachey. La passeggiata prosegue tra le piste da fondo e i boschi fino a quando non ci si imbatte nel bivio per il rifugio. Dirigetevi a destra senza perdere di vista le indicazioni del sentiero, qui c'è la parte più intensa in cui si sale non poco e alla fine si giunge al Rifugio Bonatti, nel Vallone di Malatrà. La struttura si affaccia su un panorama molto vasto che regala la veduta di tutta la catena del Monte Bianco, dal Col de la Seigne al Col Ferret. Difficoltà: In totale si tratta di 432 m di dislivelli, per un tempo di percorrenza minimo in salita di 2 h 30 e di 2 h per la discesa. Livello: per tutti.

L'ALBA SUL MONTE BIANCO- Potrete fermarvi sia per una breve sosta prima della discesa, usarlo come tappa prima di dirigervi verso altri rifugi o anche passarvi la notte. L'accoglienza del rifugio è sempre calda e vi farà ritrovare la convivialità di un pasto in compagnia di altri escursionisti incontrati sulla via e dei vostri compagni. Alle undici di sera inizia l'ora di silenzio e sarete immersi nella nera notte abbracciati dal massiccio del Bianco. Se ne avete l'occasione quest'ultima esperienza è davvero suggestiva e regala l'emozionante risveglio magico di un'alba sul Monte Bianco tra le creste maestose e lo spettacolo di un tramonto amplificato dalla luce dei ghiacciai.

CON LE CIASPOLE IN VAL FERRET- Attrezzatura tornata in voga negli ultimi anni, le ciaspole altro non sono per i profani, che dei simil racchettoni da piedi che si fissano agli scarponi onde evitare di sprofondare fino al ginocchio nella neve alta. Sono uno strumento leggero e sicuro per vivere e riscoprire la montagna in inverno. Durante un'escursione con le ciaspole avrete la possibilità di osservare paesaggi mai visti prima, ascoltare i rumori del bosco, attraversando una natura incontaminata dalle folle sugli sci, camminando per sentieri nascosti tra gli alberi e la neve immacolata, nella quiete più assoluta. Per un'avventura simile è necessario essere preparati ed equipaggiati, non si deve mai sottovalutare la montagna, ma mostrare il giusto rispetto per una natura che regala tante perle, quante insidie. L'attrezzatura più tecnica la si può trovare sul posto o per gli appassionati che ciaspolano con regolarità, la si può acquistare in negozi specializzati e va dai 50 ai 600 euro per le ciaspole più professionali. Importantissime sono le bacchette da trekking o da sci, per bilanciare i movimenti, e naturalmente: una buona cartina. Informate sempre qualcuno sul vostro itinerario, sia che si tratti di una gita breve che di una 'due giorni', perchè l'altra faccia della medaglia di un'escursione nel profondo bianco, oltre alla tranquillità, è l'isolamento e perciò la diminuzione delle probabilità di essere notati dai soccorsi in caso di pericolo. Una volta prese queste contromisure, non dovrebbero presentarsi troppi rischi e la gita sarà senz'altro più serena.

LE REGOLE DEL BUON ESCURSIONISTA- La montagna presenta sempre dei pericoli, ma non bisogna farsi spaventare, saranno sufficienti piccoli accorgimenti per trascorrere una piacevole giornata in totale sicurezza e serenità. Per andare sul sicuro è sempre consigliabile essere accompagnati da una guida esperta del territorio e attrezzata con materiale da autosoccorso, per la scelta dell'itinerario e per passeggiare con più tranquillità godendovi pienamente e senza preoccupazioni l'esperienza. A qualsiasi livello siate, la guida vi aiuterà durante il percorso, dando indicazioni e preziosi consigli ai meno esperti e assicurandovi il totale godimento dell'attività. Se invece volete avventurarvi da soli fra le cime nevose, ci sono alcuni provvedimenti da prendere e precauzioni da tenere a mente: mai scegliere valli a V, quelle strette, per intenderci, evitare di incamminarsi dopo un'abbondante nevicata per il rischio valanghe, soprattutto in primavere, e non percorrere sentieri in cresta, per lo stesso motivo. Come ogni attività svolta in alta montagna, è preferibile essere muniti di crema solare, occhiali da sole e tanta acqua.