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“Polmoni verdi”, dieci storie di luoghi incredibili da tutelare

Dieci puntate alla scoperta di dieci foreste italiane, dalla collaborazione esclusiva tra Golia e WWF

“Polmoni verdi”, dieci storie di luoghi incredibili da tutelare - foto 1
Ufficio stampa

Cibo, vini, storia, arte e architettura: non sono forse queste le prime cose che ci vengono in mente quando, a bruciapelo o meno, ci chiedono di pensare all’Italia? Non solo cultura e delizie per il palato però: la nostra penisola è casa di grandi foreste, veri e propri polmoni verdi che ricoprono più di 11 milioni di ettari di suolo italiano, da Nord a Sud.

Spazi ampi e preziosissimi che, con la voce di Alessandro Beloli di Geopop, si raccontano e si lasciano “esplorare” in “Polmoni verdi” dieci storie di luoghi incredibili da tutelare: on air da lunedì 2 ottobre, con una puntata in uscita una alla settimana. Dieci puntate, prodotte da Dr Podcast, Audio Factory internazionale, con sede a Londra e studi di registrazione nelle principali capitali europee, per Golia e WWF, dedicate ad altrettante foreste italiane. Un viaggio attraverso 12 regioni, dal Trentino-Alto Adige alla Sicilia, un’escursione in luoghi meno conosciuti come la “foresta dei violini” e il Bosco della Tassita e i suoi “alberi della morte”, in zone più note come i Campi Flegrei, il più pericoloso supervulcano d’Europa, o alla scoperta delle “Oasi del Respiro”, una collaborazione esclusiva Golia e WWF.

Nel corso degli episodi, alla cui produzione ha collaborato anche Selection Communication & Design, si parlerà anche del cosiddetto forest bathing o “bagno nella foresta” e si cercherà di rispondere a domande come la deforestazione sta aumentando o diminuendo nel mondo? Qual è il significato dei concetti di biodiversità e sostenibilità?


Nel primo episodio, si parlerà della “foresta dei violini”: la Foresta di Paneveggio, in Trentino-Alto Adige, così soprannominata perché pare che lo stesso Stradivari abbia scelto lì degli alberi da cui realizzare i suoi strumenti. Foresta che, nell’ottobre del 2018, non si è salvata dal passaggio della Tempesta Vaia e ai milioni di alberi che ha abbattuto nel Triveneto. A circa cinque anni di distanza dal disastro naturale, qual è la situazione?


Nel secondo episodio, dal titolo "L'antica battaglia", tra tutela forestale e deforestazione, la Foresta del Cansiglio, estesa tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Il passaggio a questa ampia distesa di faggi e abeti secolari è l’occasione per parlare di deforestazione e, in contrapposizione, di tutela delle foreste e di protezione dei boschi: quanto è grave il processo di deforestazione? Sta aumentando o diminuendo? Sono solo le società contemporanee ad aver adottato misure di protezione delle foreste o si tratta di una pratica storica.

Protagonista del terzo episodio, dal titolo "Dal Giappone all’Italia": l’arte di immergersi nella foresta, è la prima delle tre “Oasi del Respiro”, così chiamate da Golia e WWF. Si tratta dell’Oasi WWF Ghirardi in Emilia-Romagna, mosaico di paesaggi naturali in cui vivono diverse specie animali. Un luogo in cui immergersi completamente nella natura e, perché no, dedicarsi al forest bathing, in giapponese shinrin yoku: camminare nel bosco vivendo un’esperienza incredibilmente immersiva, con l’obiettivo di ritrovare il proprio benessere psico-fisico.


Per l’episodio quattro, dal titolo "I giganti d’Italia" nella culla della Forestale, ci si sposta in Toscana, nella Foresta di Vallombrosa. Qui si trova l’albero più alto d’Italia che appartiene a una specie americana introdotta in Europa nella prima metà dell’800 e, al suo confronto, un palazzo di dieci piani è come se fosse un bambino.

Nel quinto episodio, dal titolo "Il tempo scorre tra le Gole del Sagittario", la seconda “Oasi del Respiro”. Si tratta dell’Oasi WWF Gole del Sagittario, in Abruzzo: quando si parla di canyon si pensa immediatamente agli Stati Uniti e al loro immenso Grand Canyon, ma anche in Italia esistono degli esempi incredibilmente suggestivi, proprio come le Gole del Sagittario.

Per il sesto episodio, dal titolo "Dove cresce la sostenibilità c’è equilibrio", ci si sposta in Molise, alla Riserva Mab Unesco Collemeluccio - Montedimezzo Alto Molise: qui, Alessandro Beloli, proverà a guidare gli ascoltatori alla ricerca delle risposte a domande complesse come "secondo voi la Natura, l‘insieme di clima, risorse naturali, biodiversità e tanto altro, è sostituibile completamente o in parte dalla Cultura, cioè, per esempio, da tecnologia, infrastrutture, prodotti, oppure non lo è per nulla?"

A ospitare l’episodio sette, dal titolo "All’ombra di un patrimonio dell’umanità", sarà la Puglia. All’ombra di faggi centenari, si parlerà di Foresta Umbra e di Unesco, di cui la Foresta è patrimonio. Piccolo spoiler: l’aggettivo “umbra”, secondo una delle ipotesi più plausibile, deriverebbe dal latino e richiamerebbe l’ombra. “Foresta Umbra”, quindi, significherebbe semplicemente “foresta ombrosa”.

Nell’episodio otto, dal titolo "Dentro il supervulcano più pericoloso d’Europa", la terza delle tre "Oasi del Respiro", l’Oasi WWF Cratere degli Astroni, in Campania, nel cuore dei Campi Flegrei, uno dei supervulcani più pericolosi del mondo e il più pericoloso d’Europa. In questa puntata si cercherà di rispondere alle domande "Quando erutteranno? E cosa accadrà esattamente?"

Nel nono episodio, dal titolo "L’età non è l’unica cosa che conta, ma conta", si parlerà delle Foreste del Pollino, estese tra Basilicata e Calabria. Qui si trovano i due faggi più vecchi d’Europa, che hanno oltre 620 anni d’età; si trovano nella Faggeta Vetusta del Pollinello, patrimonio Unesco, e hanno preso i nomi di Michele e Norman. Perché questi nomi? E come hanno fatto a calcolarne l’età?

Il tour d’Italia si chiude nel siciliano Bosco della Tassita, protagonista del decimo episodio dal titolo "Una tranquilla passeggiata tra gli "alberi della morte". Di che alberi si tratta? Pianta sempreverde della famiglia delle conifere, velenosa in tutte le sue parti se ingerite, a eccezione degli arilli. E cosa causa questa tossicità? Una sostanza prodotta dalla pianta, la tassina, che ha un effetto paralizzante e narcotico sugli animali, compresi noi esseri umani.

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