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Sanremo 2021, Willie Peyote dà del ruffiano a Ermal Meta e usa parole "forti" per Renga

Il cantautore, arrivato terzo, risponde sui social mentre Ambra Angiolini difende l'ex compagno. Intanto Colapesce e Dimartino sono critici per non essere stati premiati sul palco dell'Ariston

willie peyote
Ufficio stampa

Non c'è Sanremo senza polemiche e anche in questa 71esima edizione, appena terminata, i primi veleni del day after non si sono fatti attendere. Protagonista principale: Willie Peyote. Il rapper torinese ha dato del ruffiano ad Ermal Meta, terzo classificato, per aver cantato "Caruso" nel giorno dell'anniversario della nascita di Lucio Dalla. E ha usato parole "pesanti" anche contro Francesco Renga.  Mentre Meta ha risposto sui social, in difesa di Renga è arrivata inaspettata Ambra Angiolini.  Intanto anche Colapesce Dimartino hanno qualcosa da ridire... per altri motivi. 

Arrivato sesto nella classifica generale, Willie Peyote è il protagonista principale della polemica scoppiata con Ermal Meta nel day after della kermesse. 
Le dichiarazioni sono arrivate nel corso di una trasmissione tenuta da Peyote su Twitch insieme a due comici, in un contesto decisamente informale. Rispondendo a una battuta il rapper torinese ha usato parole pesanti per tutti. Parlando dei Maneskin, ha dichiarato che avrebbe volentieri ceduto loro il suo secondo posto provvisorio in classifica lanciando  la sua frecciatina al collega Ermal Meta: "Io gli cedevo anche il primo di Ermal che non se lo merita per niente".

 

Ma non è tutto. Peyote è andato oltre spiegando: "Non ho alcun motivo personale per avercela con lui. Però, stasera ti devo dire la verità: intanto stai cantando Caruso nel giorno del compleanno di Lucio Dalla ed è già una scelta veramente ruffiana. E poi lui canta molto bene, nessuno gli toglierà questa cosa, ma Annalisa in confronto è il vulcano dell’Etna in eruzione".

Trattamento ancor peggiore è spettato a Francesco Renga: "Io credo che Renga, e mi dispiace dirlo perché lui era uno dei rappresentanti della bella vocalità all’italiana, ha ca...to sul microfono… o l’ho pensato solo io? Ti dico solo che a un certo punto sembrava Aiello”, ha detto candidamente il rapper torinese ridendo.

 

 

La risposta di Ermal Meta è arrivata via social. Il cantautore ha ripostato lo spezzone dell'intervento di Peyote, scrivendo: "Caro @willie_peyote voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica".

In difesa di Renga è arrivata invece, inaspettata, la risposta di Ambra Angiolini che sui social ha commentato così le parole di Willie Peyote: "Gli altri fanno i paraculi o ca...no sui microfoni, ma quello che esce dalla sua bocca è l’unica cosa che puzza”.

 

E anche Colapesce e Dimartino hanno qualcosa di cui lamentarsi

"E' stato brutto non essere stati premiati sul palco dell'Ariston" dicono Colapesce e Dimartino, insoddisfatti per aver ricevuto il premio della critica Lucio Dalla della sala stampa senza essere stati chiamati a salire insieme agli altri vincitori sul palco. A loro si associa anche Willie Peyote, vincitore del premio della critica intitolato a Mia Martini: “E’ stato brutto e triste, non che volessi salire sul palco, ma che ce lo consegnassero in una busta della spesa... non te lo godi proprio per niente”, ha detto il cantante.

 

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