il 13 novembre

Su Rete 4 "Inferno al Bataclan", il documentario ripercorre l'evento a dieci anni

Mediaset ricorda la drammatica notte del 13 novembre 2015 con l'attentato terroristico più grave della storia francese

12 Nov 2025 - 11:47
 © IPA

© IPA

A 10 anni dalla strage e dagli attentati di Parigi, Rete 4 ricorda le vittime dell'attacco con il documentario "Inferno al Bataclan", in onda il 13 novembre in seconda serata. Realizzato da Frédéric Tonolli e David Fritz Goeppinger, riporta le testimonianze di alcuni sopravvissuti al più grande attentato terroristico della storia francese. 

Una serata apparentemente normale, in realtà si rivela una trappola mortale e una lotta per la sopravvivenza, che durerà diverse ore. Uno scenario, fino ad allora impensabile. Diverse persone, in particolare, David, Nicolas, Émilie e Sébastien, raccontano, minuto dopo minuto, come siano riusciti a fuggire dal caos, le scelte affrontate, gli incontri fatti, i pericoli incontrati. In mezzo agli spari, David trova dentro di sé risorse incredibili e, anche se preso in ostaggio, ne esce vivo salvando diverse vite. Durante il concerto degli Eagles of Death Metal, mentre suonano la canzone "Kiss the Devil", un gruppo armato dell'ISIS, composto da Ismaël Omar Mostefaï, Samy Amimour e Foued Mohamed-Aggad, si accanisce sul gruppo rock americano e sugli spettatori all'interno dello storico teatro parigino.

L'attacco inizia alle 21:47 e si protrae fino alle 00:58, quando termina il blitz di B.R.I. (Brigade de Recherche et d'Intervention) e R.A.I.D. (Recherche, assistance, intervention, dissuasion). Il bilancio è di 90 vittime, molti feriti e, tra i sopravvissuti, alcuni soffriranno di disturbo post traumatico da stress. Nello stesso momento, Parigi è teatro di una serie di attentati, concentrati nel I, X e XI arrondissement e allo Stade de France, a Saint-Denis, nella regione dell'Île-de-France. Il commando è composto da almeno dieci persone, fra uomini e donne, e sarà responsabile anche di tre esplosioni nei pressi dello stadio e di sei sparatorie. Le vittime, in totale, saranno 130, cui si aggiungono 413 feriti, di cui 99 gravi. Si tratta della più cruenta aggressione in territorio francese dalla Seconda guerra mondiale e del secondo più grave atto terroristico nei confini dell'Unione europea, dopo gli attentati dell'11 marzo 2004 a Madrid. Un evento durante il quale, in un discorso televisivo, il presidente francese François Hollande dichiarerà lo stato di emergenza in tutta la Francia e annuncerà la chiusura temporanea delle frontiere