La patron della manifestazione di bellezza: "Le ragazze sfileranno con gli abiti"
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A Miss Italia sta per chiudersi l'era delle ragazze in bikini. Qualcuno si sentirà orfano ma la patron Patrizia Mirigliani sembra aver preso la sua decisione. "Sentire il ministro Fornero sui cattivi esempi che offre la televisione - ha detto al "Corriere della Sera" - mi ha fatto molto riflettere. E sono arrivata alla conclusione che sia inutile e fuori contesto mostrare ragazze in costume da bagno per farle conoscere meglio ai telespettatori".
Cosa aspettarsi dunque dal più famoso dei concorsi di bellezza dove il costume da bagno è sempre stato un must. Siamo passati nel giro di pochi anni dal dibattito sulla necessità di mostrare il lato B invocato da Guillermo Mariotto, al coprire ulteriormente le ragazze... "Non penso affatto di coprirle con il burqa - ha specificato la Mirigliani -. Dico soltanto che non è più il tempo e il modo".
E se qualcuno avesse perplessità, la patron sembra sicurissima della sua scelta. "Non sono diventata matta - puntualizza - il nostro è e resta un concorso di bellezza e pertanto chi giudica deve poter guardare bene le candidate. Ma non c'è bisogno di un bikini in uno studio televisivo a settembre inoltrato per valutare se una è bella oppure no".
Come dobbiamo immaginarle, allora, le ragazze in Tv? "La sfida - spiega la patron - sarà per gli stilisti. Io penso a una sfilata di ragazze con indosso abito che valorizzano la loro figura e, perché no?, il loro carattere. Saranno femminili, sensuali, si renderanno interessanti proprio perché non si spoglieranno inutilmente. Il limite con la volgarità è fragilissimo. Insisto molto sul contesto del format televisivo. Sottoscrivo in pieno le considerazioni del ministro Fornero - conclude - mi sento lusingata dal non essere stata chiamata in causa sui 'cattivi esempi', e mi allineo, dando un segnale forte, da donna, alle donne".