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Andrea Pinna: "Dopo Pechino Express porto i follower in giro per il mondo"

Il web influencer lancia il nuovo progetto #iviaggidipinna e si racconta a Tgcom24

Andrea Pinna:
ufficio-stampa

Dall'online all'offline il passo è breve.

Il primo a sperimentarlo è Andrea Pinna, il web influencer che dopo aver trionfato a Pechino Express si è inventato un nuovo modo di viaggiare. Con i follower. Un progetto che parte il 10 maggio con un tour on the road con 20 compagni alla scoperta di tre capitali: Lubiana, Budapest e Zagabria. "Spero di fare amicizia con i miei seguaci, per me sono persone e non numeri", racconta a Tgcom24.

Andrea, come è nata questa idea?
Dopo tre anni di programmi di viaggi, molti follower mi hanno scritto 'che bello sarebbe fare un viaggio con te'. L'ho vissuta come una sfida e allora mi sono deciso a organizzarlo. Ho contattato una agenzia, anche perché non sono in grado di badare a me stesso figuriamoci a venti persone, e sono nati i Viaggi di Pinna. Quando ho organizzato il primo viaggio ho pensato che non potesse interessare a nessuno. Il massimo dei partecipanti previsti erano 20 persone, si sono iscritti in duemila. Così sto già pensando al secondo, terzo...



Sei il primo web influencer a passare dall'online all'offline...
Per me i follower non sono mai stati un numero, ma persone. Così eccomi pronto a fare amicizia, viaggeremo in pullman che fa un po' gita scolastica, con tanto di canzoni e siamo pronti a dividere le stanze. Non sono una guida, sarò un compagno di viaggio. Mi piacerebbe fare anche delle piccole gare, ad esempio assegnando un premio a chi ha bevuto di più... L'età varia dai 18 ai 40 anni, sono più donne che uomini che non si conoscono tra di loro, dalla Sicilia alla Campania. Spero che vadano tutti d'accordo, che non litighino tra di loro.  


 

Cosa ti aspetti da questi viaggi?
Dei potenziali amici. L'approccio con i follower è cambiato, non sono più fan ma mi danno consigli su medicine da prendere, film da vedere.. con alcuni ci siamo scambiati anche il numero di telefono e ci sentiamo su WhatsApp. E lo faccio anche per credere un po' di più in me stesso, su Instagram ho 500 mila seguaci e spero di conoscere persone intelligenti.

 

Il pericolo qual è?
Deludere le persone. Sono conosciuto per la mia ironia e il mio sarcasmo, ma questo non significa che io sia sempre di buon umore. Non sono un comico, non recito, ma se sono triste sono triste e non lo nascondo. 


Come ti definisci?
Influencer non mi piace, blogger neppure perché non ho un blog, forse un umorista... vuoi la verità? Sono un outsider.



Perche sei così amato?
Perchè sono sincero, non sono strutturato, quando ho le occhiaie si vedono. Vince sempre la verità. Sui social si racconta la vita vera, non come quelli che fanno finta di essere alle sfilate e le guardano dal computer, io preferisco raccontare di quando non mi fanno entrare da Prada.