Messi è straordinario, la Nigeria perde ma può sorridere: centrati gli ottavi
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Gol ed emozioni a Porto Alegre. Finisce 3-2 con doppiette di Messi e Musa, gol decisivo di Rojo. Argentini chiudono a punteggio pieno
Nell'ultimo match del girone F, l'Argentina batte la Nigeria e chiude il girone al primo posto. A Porto Alegre finisce 3-2 per l'Albiceleste, che sblocca il match con Messi (3') e viene subito raggiunta da Musa (5'). La Pulce riporta avanti gli uomini di Sabella al 46', mentre a inizio ripresa, ancora con Musa, arriva il provvisorio pari degli africani. A decidere l'incontro è Rojo al 50'. Agli ottavi volano anche le Super Aquile.
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LA PARTITA
Quattro gol in tre partite, in ognuna delle quali è andato a segno. E' sempre più l'Argentina di Leo Messi, che infila una doppietta alla Nigeria e con quattro gol aggancia Neymar in testa alla classifica cannonieri. E' un successo prezioso per l'Albiceleste, che vince il girone F e si va così ad incastrare nella parte destra del tabellone, dove certamente non ci sono Brasile, Cile, Colombia e Uruguay. Ma, con ogni probabilità, nemmeno ci saranno Francia e Germania.
Sabella non fa più esperimenti né rotazioni, confermando di avere - ora sì - le idee ben chiare per provare ad arrivare fino in fondo. Dopo lo spento 3-5-2 del primo match con la Bosnia, l'Argentina si presenta per la seconda volta di fila col 4-3-3 dal tridente delle meraviglie: Messi-Higuain-Aguero, tutti di nuovo insieme per provare a migliorare un'intesa finora scarsina. Ma nemmeno c'è il tempo di sistemarsi in campo con ordine, che l'Albiceleste dopo due minuti e mezzo è già avanti: Di Maria riceve palla da Messi e scarica un violento sinistro che prima colpisce il palo, poi sbatte sulla schiena del portiere e finisce di nuovo sul palo; sulla seconda respinta arriva Leo, che di sinistro butta giù la porta per l'1-0. La Nigeria, che col pareggio sarebbe certa degli ottavi di finale, è scaltra nel replicare all'istante con Musa, bravo a rientrare sul destro e a infilare Romero sul secondo palo.
Dopo il botta e risposta in cinque minuti la gara si placa un attimo, apparecchiando il contesto migliore per valutare il feeling tra i tre fenomeni argentini. Messi e Aguero agiscono alle spalle di Higuain, in quello che a tutti gli effetti assomiglia più a un 4-3- 2-1. L'Argentina allarga poco sulle fasce e va molto in verticale, come quando - minuto 9 - la Pulce serve Higuain in profondità, ma il Pipita spreca la buona chance mandando a lato di sinistro. Quello più in difficoltà, dei tre, è certamente il Kun Aguero, visibilmente non al meglio e costretto a uscire al 37' per infortunio. Entra Lavezzi ma la scena è sempre e solo di Messi, che prima della pausa fa secco Enyeama con una punizione che supera la barriera e termina la corsa all'angolino.
La Nigeria, grande corsa e discreta organizzazione, ha soprattutto voglia di osare e di stupire. Onazi e Mikel, coppia di mediani nel 4-2-3-1 di Keshi, coprono il tridente (Odemwingie, Babatunde, Musa) alle spalle di Emenike, boa di riferimento e decisivo in occasione del 2-2, che arriva a inizio ripresa (47'). L'attaccante del Fenerbahce gioca di sponda con Musa e gli apre un'autostrada; l'esterno del Cska Mosca si infila in area e di destro beffa Romero per la seconda volta. A questo punto la Nigeria sarebbe di nuovo matematicamente qualificata, ma invece arriva presto il 2-3 di Rojo (colpo di ginocchio sugli sviluppi di un corner al 50') che rinvia solo di qualche minuto la festa degli africani. A Salvador, infatti, la Bosnia batte 3-1 l'Iran e regala alle Super Aquile il pass per gli ottavi di finale.