A Porto Alegre niente caldo torrido. Anzi. Il termometro in campo dice 12 gradi e i tedeschi ringraziano. Gli africani un po' meno. Loew deve rinunciare a Hummels, infortunato. Al suo posto gioca Mustafi, con Boateng dirottato al centro. Fuori anche Khedira, dentro Schweinsteiger. Halilhodzic stravolge invece la sua Algeria. Fuori Bougherra, Bentaleb, Brahimi, Djabou e Mesbah: Ghoulam torna sulla sinistra, Taider a centrocampo. In attacco il tandem Slimani-Soudani. Partita subito vivace e ritmi alti, con i panzer che provano a sfondare centralmente. L'Algeria serra le fila e alza il muro, poi lancia Slimani, sempre pronto a far salire la squadra e a infilarsi tra i centrali tedeschi. Schweinsteiger gioca tra le linee e Mustafi spinge sulla destra, ma gli spazi sono pochi e il primo tiro in porta dei tedeschi è di Kroos, dalla distanza. Quando riconquistano palla, gli africani giocano di prima e mettono paura. Al 17' Slimani segna di testa, ma è in fuorigioco. La difesa tedesca è lenta e prima Feghouli e poi Ghoulam vanno vicini al colpaccio. Neuer è costretto a giocare quasi da libero, Ozil e Gotze non brillano e i tedeschi faticano. L'Algeria invece è brillante, ha un buon palleggio e allo stadio Beira-Rio piovono fischi per gli ouomini di Loew. La Germania "balla", ma Mueller, instancabile, si butta su ogni palla e prova a dare la scossa nel finale del primo tempo. Un missile di Mostefa centra in pieno Boateng, poi la difesa algerina si abbassa e solo un mezzo miracolo di Mbolhi su Gotze salva la banda di Halilhodzic. Il primo tempo si chiude senza gol, ma con i tedeschi in avanti.