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I politici tifosi: "Giustizialismo"

Maroni: "Atto di ritorsione politica"

Le sentenze della Caf su calciopoli non hanno lasciato indifferente il mondo politico.

"Questa sentenza è peggio di una testata di Zidane" ha commentato lo juventino Salvatore Buglio della Rosa del Pugno. "Troppa severità" gli fa eco Pierluigi Castagnetti (Dl), mentre Roberto Maroni (Lega Nord) parla di un "atto di ritorsione politica contro il Milan e Berlusconi". Il ministro per lo Sport Melandri: "Rispetto per le sentenze".

Tifosi, prima ancora che protagonisti del panorama politico italiano, sono in molti a essere sobbalzati dalla sedia quando, pochi minuti prima delle 21.00, Cesare Ruperto ha dato lettura della sentenza di primo grado della Caf su calciopoli. "E' una sentenza vergognosa, che deforma la realtà, frutto di un pregiudizio di Borrelli" insorge Maurizio Lupi (FI), presidente del Milan Club di Montecitorio. "Prima i campionati erano falsati da Moggi, adesso lo saranno da un eccessivo giustizialismo" gli fa eco Fabrizio Cicchito (FI). Per Roberto Formigoni i giudici hanno avuto "la mano pesantissima", mentre il depitato di AN Altero Matteoli tuona: "Questa decisione è frutto di una cultura forcaiola che ha celebrato il suo rito senza garanzie".

Ma c'è anche chi applaude alla stangata della Caf. "Si tratta di una sentenza giusta, la accetto" commenta Giuseppe Caldarola. "Così si spazza l'ipotesi di amnistia" esulta Paolo Cento dei verdi. "Una sentenza giusta e prevedibile" per Maurizio Gasparri (AN), mentre Andreotti fa l'ironico: "Vorrà dire che andremo a vedere un po' di serie B". Addirittura controcorrente Armando Cossutta: "Le sentenze della Caf sono meno pesanti di quanto dovevano, la Juve doveva finire in C".

Critico verso il processo al calcio il ministro della Giustizia Clementa Mastella. "Qui si dà l'idea di un sistema da estirpare, però è un sistema strano. Da un lato vinci i Mondiali e dall'altro bastano un Ruperto o un Rossi qualsiasi a minacciarne l'esistenza e la credibilità, anche sul piano internazionale. Non regge questa idea che noi siamo bravi sul piano internazionale e farabutti su quello interno. La Juve in B con 30 punti di penalità è una vera ipocrisia, era meglio la retrocessione in C. Il Milan resta in A? Io dico che Berlusconi alla fine è stato bravo perché l'ha messa sul piano politico. E forse i giudici si sono trattenuti. Magari si sono anche spaventati un po'".