E' sempre gelo sull'asse Roma-Madrid
Nemmeno il grave infortunio che terrà Totti lontano dai campi per tre mesi è servito a far scoppiare la pace tra il capitano giallorosso e Antonio Cassano. "Cassano? No, lui non l'ho sentito, non mi ha chiamato". ha raccontato il fantasista della Roma, subito dopo essere stato dimesso da Villa Stuart. Parole dolci, invece, per il "rivale" Di Canio: "Lo ringrazio per le sue parole, mi hanno fatto molto piacere".
Erano amici inseparabili, sono sempre più lontani. A dividerli atteggiamenti, prese di posizione e dichiarazioni che non vogliono proprio saperne di essere digeriti. E se a smuovere Cassano, gelido su Totti nel giorno della sua presentazione a Madrid, non è bastato nemmeno un infortunio grave come quello capitato domenica al suo ex capitano, le speranze di pace si sono sempre più flebili. A confermare l'assordante indifferenza del barese è stato lo stesso attaccante capitolino, che, nel giorno del ritorno a casa, ha spiegato di non aver ricevuto nessuna chiamata da Totò. "Lui, non l'ho sentito, non mi ha chiamato" ha rivelato Totti, che ha voluto ringraziare Di Canio: "Sono contento che abbia detto che gli spiace non trovarmi in campo al derby". Ma Francesco a Lazio-Roma non vuole proprio mancare: "Devo esserci. Credo sia giusto stare vicino a dei compagni che hanno dimostrato un grande attaccamento alla mia persona venendo quasi tutti qui e non me lo aspettavo".
Poi, sui tempi di recupero: "Prima di tutto c'è la salute. Penso ai Mondiali, ma non solo a quelli anche alle finali di Coppa Uefa e Coppa Italia con la Roma. Spero di essere pronto per i primi di maggio. I tempi di recupero sono di tre mesi, poi valuteremo giorno dopo giorno. Lippi? Con lui abbiamo parlato un po' di tutto, mi ha fatto i complimenti per come sto vivendo questa situazione". Totti spera che, dopo il suo infortunio, qualcosa possa cambiare per quanto riguarda il metro di giudizio per i falli da dietro. "Forse da oggi in poi cambieranno i regolamenti. Si doveva far male qualcuno per cambiare idea su certi falli. Se ho mai pensato che potesse succedermi un infortunio del genere? Sì, ci ho pensato. Lo avevo detto 2-3 settimane fa che avevo paura per i Mondiali. Prendevo 'botte' e non mi riuscivo ad allenare, facevo solo fisioterapia". L'ultima battuta è ancora per la sua squadra. "Il gruppo ha dimostrato che anche senza di me si vince ed e' lo spirito di gruppo che ci anima quest'anno. Perrotta ieri ha detto che ora in campo andranno 11 capitani? Lo ringrazio per le sue parole. Io conosco il valore dei miei compagni e la voglia che hanno. Sono sicuro che arrivera' un obiettivo importante. L'affetto dei tifosi? Posso solamente ringraziarli e cercherò di ricambiare".