"Mi fanno male, lo dirò allo sponsor"
Un paio di scarpini scomodi, dolorosi e inadeguati sono la causa della prestazione non eccelsa di Totti. E' stato lui stesso, negli spogliatoi, a spiegare cosa è successo: "Mi sembrava di avere i piedi nella sabbia bollente: assurdo, mai capitata una cosa del genere -ha spiegato- ho due grosse vesciche". Un problema da girare allo sponsor personale, la Nike: "In un modo o nell'altro lo devo risolvere, e anche presto", ha tagliato corto il n.10.
Insomma, tra caldo, male ai piedi, marcature spietate e risultato, il capitano romanista non ha vissuto come sperava l'esordio nell'Europeo che, sulla carta, dovrebbe segnare la sua definitiva consacrazione internazionale. Qualche boss della Nike, presumibilmente, si farà sentire presso l'entourage di Francesco per informarsi di cosa sia successo alle preziose estremità del fuoriclasse, ma anche per ricordare gentilmente che in nome di 500mila euro all'anno non è bello togliersi in mondovisione le nuove, preziose scarpette da veicolare e rimettersi i cari, vecchi ferri del mestiere. Ma Totti, oltre che dalle vescicone che gli affliggono le esteremità, sembra più preoccupato dalle vicende del campo: "Nessuno si aspettava una prima partita cosi' -ha commentato amareggiato Totti- la sorpresa non e' stata la Danimarca, ma l'Italia". Poi, l'autocritica: "Non arrivo a dirmi deluso dalla mia prestazione, pero' ho giocato a sprazzi: il caldo, questa storia dei piedi e poi la marcatura a uomo...Non sempre si puo' trovare il guizzo giusto. Certo, la disposizione tattica era quella di girare largo e libero, se Poulsen mi stava troppo attaccato. L'ho fatto, ma dove giravo giravo, c'erano sempre loro...".
Danimarca più vivace, più brillante, più squadra: ""Alla fine, c'e' perfino da essere contenti: l'importante, vista la partita, e' stato non perdere. Il primo tempo male, il secondo cosi'....Dobbiamo ringraziare Buffon, ha fatto due grandi parate. Anche Sorensen e' stato bravo, ma nel mio tiro c'e' stata una lieve deviazione che lo ha aiutato. Meglio non pensarci. Ma ora, se vogliamo rimanere in Portogallo, si deve cominciare a vincere". Magari modificando qualcosa: Totti è d'accordo e si permette un consiglio a Trap: "Cambiare qualcosa in squadra? Sono scelte che spettano al Trap, non so se si cambiera' per la Svezia. Pero' nel secondo tempo, anche con l'ingresso di Gattuso e Cassano, e' andata meglio. Anche se Antonio, purtroppo, non ha trovato il guizzo giusto. Ma non sempre può succedere di entrare e fare bene".