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Totti: "Io la stella di Euro 2004"

"L'Italia sarà la squadra da battere"

02 Giu 2004 - 13:17

"Sarò io la stella di Euro 2004". Francesco Totti non ha dubbi, ai prossimi campionati Europei in Portogallo reciterà una parte da protagonista, soprattutto per riscattare quella che ha definito "la più grande delusione della mia carriera", la finale persa con la Francia 4 anni fa. "Trentasei anni senza un titolo europeo sono troppi per un paese come l'Italia, per questo dobbiamo dare il massimo per conquistarlo. Siamo la squadra da battere".

Francesco Totti ha un conto in sospeso da risolvere in Portogallo: vincere quella finale sfuggita di mano per poco durante l'europeo di quattro anni fa e darà il massimo per raggiungere l'obiettivo. Il capitano della Roma ha esplicitato le sue intenzioni in una lunga intervista al quotidiano spagnolo "Marca". Il futuro, per il momento diviso tra Roma e Real Madrid, può aspettare: adesso il presente è la Nazionale è Totti vuole raccogliere il suo primo vero trionfo internazionale. "E' vero che in alcuni momenti non abbiamo mostrato il nostro miglior livello - spiega parlando della squadra azzurra - ma non si può comparare con la fase finale. Adesso devi giocare contro i migliori e c'è un titolo da vincere. E' tutta un'altra storia".

"Trentasei anni senza un titolo europeo sono troppi per un paese come l'Italia - continua - per questo dobbiamo dare il massimo per conquistarlo. Chiaramente questo è l'obiettivo che siamo determinati a raggiungere". Inevitabile una domanda sul grande assente di questo Europeo, quel Paolo Maldini che Trapattoni ha cercato in tutti i modi di convincere a tornare sui suoi passi... "Un giocatore impressionante e un'istituzione - dice Totti - tanto per il Milan come per l'Italia, ma sono convinto che il giocatore chiamato a sostituirlo sarà all'altezza delle esigenze della competizione".

Un commento poi sul girone degli azzurri: "Svezia, Danimarca e Bulgaria sono tre squadre molto forti fisicamente - spiega - che dobbiamo affrontare con molta attenzione. Ma se l'Italia gioca da Italia, dobbiamo passare. Nel calcio le sorprese sono all'ordine del giorno, ma in condizioni normali dovremmo classificarci".

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