Domani verrà aperto un fascicolo sul compratore del club dopo i dubbi sulla sua ricchezza
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La Procura di Roma aprirà domani un fascicolo processuale per verificare l'eventuale sussistenza di illeciti dietro le voci dell'ingresso dello sceicco arabo Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi nella società che controlla l'As Roma Calcio.
Il procuratore aggiunto Nello Rossi ed il sostituto Giorgio Orano, gli stessi che in passato si occuparono del falso tentativo di acquisto del sodalizio giallorosso da parte di un gruppo rappresentato dall'agente Fifa Vinicio Fioranelli, chiederanno alla Consob informazioni sull'attività di vigilanza svolta al riguardo.
In concomitanza con le voci legate allo sceicco arabo il titolo della Roma in Borsa aveva segnato un notevole balzo arrivando anche alla sospensione per eccesso di rialzo, lo scorso venerdì. L'attività degli inquirenti costituisce un atto dovuto proprio alla luce delle oscillazioni del titolo a Piazza Affari.
Su Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi sono già venuti fuori dettagli decisamente curiosi. Intanto vive da anni in Italia, a Perugia, ma, a differenza di quanto si era detto, non in un castello ma in un normalissimo bilocale che occupa con la moglie (impiegata) e un figlio (appuntato dei Carabinieri. L'uomo, tra l'altro, è già noto per aver tentato, qualche anno fa, di rilevare senza successo il gruppo immobiliare Acqua Marcia. La proposta era di 700 milioni di euro: Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi, scrive il Corriere dello Sport, firmò un preliminare ma svanì poi nel nulla.
Insomma, la sua figura non convince del tutto e, forse anche buttando un occhio ai suoi precedenti, la Procura di Roma ha deciso di aprire un fascicolo per fare chiarezza sulla vicenda. Il procuratore aggiunto Nello Rossi sta monitorando la situazione e domani chiederà alla Consob informazioni più dettagliate visto che, come detto, il titolo della Roma ha chiuso venerdì con un rialzo del 9,7%.
Per il momento, tra l'altro, l'unica presenza dello sceicco all'Olimpico è avvenuta al fianco di Michele Padovano, ex calciatore finito nei guai per traffico di stupefacenti e condannato nel novembre del 2011 a otto anni di reclusione.