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Salma Hayek confessa: "Weinstein è stato anche il mio mostro"

Lʼattrice messicana ha rivelato di aver subito molestie sessuali dal produttore, che si difende: "Accuse non vere"

Salma Hayek confessa:
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Salma Hayek allunga la lista delle denunce di molestie sessuali nei confronti del produttore americano Harvey Weinstein.

L'attrice ha raccontato attraverso il New York Times di essere stata molestata sessualmente, minacciata di morte e di avere subito pressioni perché si facesse filmare in scene di sesso durante la lavorazione di "Frida". "Per anni, è stato il mio mostro", ha ammesso. Il produttore ha risposto tramite un portavoce: "Accuse non circostanziate".

"Era un appassionato di cinema, un padre amorevole e un mostro", ha raccontato Salma Hayek nell'editoriale sul New York Times, parlando di Weinstein. Aggiungendo: "Non faceva per me fare la doccia con lui, o lasciare che guardasse mentre io facevo la doccia, oppure permettergli di farmi un massaggio o praticarmi sesso orale", L'attrice ha raccontato: "Per lui non ero un'artista, non ero nemmeno una persona. Ero una cosa, 'un corpo'". Ha svelato che il produttore tentava a tratti di persuaderla con "parole dolci", altre volte con minacce come: "Ti ucciderò, non credere che non sia capace di farlo".

Una volta iniziate le riprese di "Frida" le molestie sessuali si sono interrotte, ma le richieste sono continuate: "Mi avrebbe permesso di finire il film se accettavo di girare una scena di sesso con un'altra donna, e ha chiesto nudità frontale completa". Hayek ha ceduto alla richiesta, ma ha raccontato che ha fatto molta fatica a filmare la scena: "Ho iniziato a tremare e a piangere. Non perché ero nuda con un'altra donna, ma perché ero nuda con lei per Harvey Weinstein...".

L'attrice messicana ha spiegato: "Mi sono nascosta dalla responsabilità di parlare con la scusa che numerose donne avevano già fatto luce sul mio mostro", "non pensavo di fare la differenza. Stiamo finalmente diventando consapevoli di un vizio che è stato socialmente accettato e ha insultato e umiliato milioni di ragazze come me", continua, "sono ispirata da chi ha avuto il coraggio di parlare, soprattutto in una società che ha eletto un presidente che è stato accusato di molestie sessuali (...) da più di dieci donne e da cui tutti abbiamo sentito dire che un uomo potente può fare ciò che vuole alle donne. Beh, non più".

Infine la Hayek si è domandata se non sia stata l'amicizia con importanti personalità, come Quentin Tarantino, George Clooney ed Elizabeth Avellan, a salvarla "dall'essere stuprata".

WEINSTEIN SI DIFENDE - Harvey Weinstein ha risposto a Salma Hayek affermando, tramite un portavoce, che "tutte le accuse sessuali raccontate dall'attrice non sono circostanziate e altre persone che hanno assistito agli eventi hanno un resoconto diverso". Il produttore di Hollywood "non ricorda di aver fatto pressione su Salma per girare una scena di sesso ingiustificata con un'altra attrice donna". "Tuttavia - precisa il portavoce - questo era parte della storia poiché Frida Kahlo era bisessuale".