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Jake La Furia: "Non ho più vent'anni, racconto il lato più intimo"

Il rapper dei Club Dogo spiega a Tgcom24 il secondo album da solista "Fuori da Qui" che vanta collaborazioni con Luca Carboni, Emis Killa e Fabri Fibra

Con Luca Carboni i mondi sono solo apparentemente lontani.

Perché Jake La Furia, che l'ha voluto fortemente in "Fuori da qui" che dà il titolo al secondo album da solista del rapper dei Club Dogo che esce il 22 aprile, assicura che in realtà sono legati dalla scrittura. Il rapper duetta con Emis Killa e Fabri Fibra, passa da atmosfere pessimiste come "Zombie" a quelle divertenti di "Me Gusta": "Avevo l'esigenza di raccontare questo lato intimo di me", spiega a Tgcom24.

Jake, incuriosisce la collaborazione con Luca Carboni, come nasce? 
Ascolto tanta musica, anche molto diversa dal rap perché fa bene all'ispirazione. Carboni l'ho ascoltato tantissimo in passato e ho pensato subito a lui per questo pezzo introspettivo. Il suo modo di scrivere non è tanto diverso da quello di un certo tipo di rap. Il pezzo è molto ben riuscito, sono soddisfatto.

 

A proposito di collaborazioni, nell'album ci sono Emis Killa e Fabri Fibra...
Con Emis c'è tanta stima artistica e personale, è davvero un mio grande amico. La canzone parla di relazioni che si sono perse per fare una vita roboante come la nostra, così ho pensato che lui essendo sulla mia stessa barca poteva accompagnarmi benissimo in questo pezzo. Con Fibra invece per dieci anni non ci siamo mai incontrati. Ci siamo ritrovati nell'ultimo album dei Dogo... Con lui potevamo fare un mega pezzo commerciale e invece ne abbiamo scelto uno introspettivo. Per ricordare che oltre a cazzeggiare sappiamo ancora scrivere della bella musica. 

 

Perché questo album è più intimo?
Mi sembrava giusto rispetto a 'Musica commerciale' scrivere molto più di me. E di come la penso. Ho avuto più tempo per farlo. Da solista scrivo delle cose alla mia maniera, anche diverse rispetto a quelle che compongo per i Club Dogo. Sono più maturo, non ho più vent'anni (ne ha 38, ndr) e questo album riflette la mia situazione.  

 

E' anche un disco di grandi contrasti, passi dal pessimismo di 'Zombie' all'allegria di 'Me gusta'...
Come tutti ho diverse sfaccettature. E' giusto che un album parli di cose diverse tra loro. Ma non solo riflessioni intime, nel disco mi sono divertito. Ad esempio proprio con 'Me gusta'. Grazie alla part
ecipazione dell'artista italodomenicano Alessio La Profunda Melodia ho riproposto delle sonarità caraibiche. Non è di certo un pezzo che vuole lanciare un messaggio all'umanità.

 

In "Qualcuno" dici "ho faticato ad arrivare qui, per scoprire che voglio qualcosa di diverso", cosa ti manca in questo momento?
In quel caso mi riferivo ad amori a cui ho rinunciato perché sono sempre in giro... Mi manca un po' di anonimato. Ma sono contento di come vanno le cose, sono riuscito a fare della mia passione il mio lavoro.