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Gabriele Muccino critica i David di Donatello e "Favolacce"

Il regista si scaglia contro i giurati del premio: "Questa volta l’avete fatta grossa. Il mio lavoro snobbato dal 2003". E ha da dire anche contro il film dei fratelli D'Innocenzo, che ha raccolto 13 candidature

Gabriele Muccino
IPA

Dopo l'annuncio delle candidature ai David di Donatello 2021Gabriele Muccino ha tuonato su Twitter contro i giurati del premio, deluso per la scarsa attenzione per il suo "Gli anni più belli": "Questa volta l’avete fatta grossa". Ma non è finita qui, perché il regista, in un post successivo, se l'è presa poi anche con i fratelli D'Innocenzo e il loro "Favolacce" scrivendo di non essere riuscito a finirlo di vedere. E su Wikipedia qualcuno ha "aggiornato" la pagina del film con Elio Germano, con il pensiero del regista...

 

 

Tutto ha avuto inizio dal polemico tweet del regista romano: "Diciamocelo, cari Giurati del PremiDavid: questa ennesima volta (è dal 2003 che snobbate il mio lavoro), l’avete fatta grossa. A perdere non sono io, ma la vostra credibilità, smarrita peraltro da tempo". "Gli anni più belli" ha ricevuto solo due nomination ai David 2021: a Micaela Ramazzotti, in lista come miglior attrice protagonista, e a Claudio Baglioni in corsa per la miglior colonna sonora. 

 

Non è la prima volta che il regista romano si sfoga contro i giurati dei David: due anni fa li aveva già criticati dopo le tre candidature minori per il suo "A casa tutti bene", maggior incasso italiano del 2018. "Il film meritava assai di più e dispiace doverlo scrivere. Ancor di più dispiace doverlo pensare, perché non capita sempre, ad ogni film che si realizzi, di essere così sicuri del proprio lavoro. Non sono presuntuoso, anche se sono certo che ora lo penserete categoricamente", aveva scritto sui social.

 

L'ira di Muccino non si è fermata ai giurati. Il regista ha avuto qualcosa da dire in merito all'acclamato "Favolacce", che ha raccolto 13 candidature ai premi del cinema italiano. "Sto provando a guardare da stamattina Favolacce. Non lo sono ancora riuscito a finire. Sarò poco intelligente o cinefilo per comprenderne la grandezza? (Eppur sono di quelli che quando vedono Dogman, chiamano il regista per ricoprirlo di complimenti)", ha scritto sempre su Twitter, per poi aggiungere nei commenti: "Per la cronaca: Pasolini detestava Calvino, Moretti Monicelli, i viscontiani si odiavano con i felliniani e a volte venivano persino alle mani. Se posso dirla tutta e fino in fondo, tutto questo politicamente corretto, è la tomba dell’arte e lo trovo insopportabile".

 

 

 

Le esternazioni di Muccino sono state aggiunte da qualche burlone alla pagina Wikipedia dedicata a "Favolacce", dove tra le informazioni si legge "Gabriele Muccino non è ancora riuscito a vederlo fino alla fine, in compenso ha telefonato a Garrone per complimentarsi con il suo Dogman".

 

 

"Gli anni più belli": guarda le foto dal set del nuovo film di Gabriele Muccino

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