Il fuoriclasse internazionale dell'arte circense aprirà il 2026 tra risate, poesia e commozione
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Uno spettacolo imperdibile. Per tutta la famiglia. “Il clown dei clown” torna a Milano, al Teatro Menotti (dal 2 al 6 gennaio), dopo il grande successo degli scorsi anni (in Italia e nel mondo: da Sochi a Montecarlo, da Roma a Quito). Un “one man show” in cui poesia, comicità e tradizione popolare si fondono per un rarissimo momento di arte trasversale, che stupisce ogni generazione. Protagonista assoluto dello spettacolo è David Larible (“il più grande clown classico”, secondo la stampa internazionale), gigante della comicità mondiale, forse l’unico comico vivente capace di esibirsi in contesti teatrali intimi e davanti a platee immense, come quella del Madison Square Garden di New York, dove è stato applaudito da oltre centoventimila persone in un solo weekend.
Ispirato al monello di Chaplin - poetico ed esilarante, malinconico e dirompente - Larible incarna un umile inserviente (un uomo delle pulizie del teatro) che sogna di diventare clown, dando vita a uno spettacolo capace di commuovere, far ridere e riflettere. Con lui, sul palco, il comico Andrea Ginestra e il maestro Mattia Gregorio al pianoforte, per un viaggio tra musica, lirica, visual comedy e ironia. Col suo stile inconfondibile, che attinge dalla tradizione circense e si incontra con Fellini - tra gag indimenticabili, giochi teatrali e brani eseguiti dal vivo -, Larible costruisce un racconto delicato e universale. Un piccolo capolavoro di umorismo e poesia, in cui ogni gesto diventa emozione, ogni risata un atto di bellezza, ogni caduta una rinascita. Fino alla svolta finale. Quando l’ultima maschera cade e l’umile inserviente torna a essere l’uomo qualunque. Ma con l’anima del clown.