spettacolo

Antonio Rezza, cinismo e ilarità

Milano,l'attore all'Out off con Bahamut

18 Ott 2006 - 10:03

Un uomo privo di capacità motorie si deve affidare per ogni movimento all'aiuto di due infermieri. Ma il suo stato di inabilità trasforma il debole in un despota. E' la paradossale situazione messa in scena in "Bahamut", il nuovo spettacolo di Antonio Rezza e Flavia Mastrella in scena fino al 29 ottobre al teatro Out off di Milano. Graffiante e impietoso, Rezza scuote gli spettatori fra ilarità e provocazione.

Dopo "Fotofinish", la coppia di artisti presenta questo "Bahamut”, che trae il titolo da una figura mitologica evocata da Borges e rifugge a qualsiasi tipo di "comprensione razionale". Antonio Rezza spinge la voce a contorsionismi incredibili e sottopone il suo fisico a performance tanto sorprendenti quanto estenuanti. I suoi personaggi sono assurdi e inquietanti, vivono in una dimensione sospesa, onirica, ma al contempo nel loro essere "umani troppo umani", brutali e cinici, provocano un'ilarità assoluta. Il nanetto evanescente che si prende gioco del pubblico, l'improbabile ginnasta "senza mani", lo stilista Porfirio e altre creature nate dal genio dissacrante di Rezza, si muovono all'interno delle sculture "indossabili" della Mastrella, per uno spettacolo dal ritmo incalzante che travolge il pubblico, gioiosamente complice nell'essere "maltrattato" dall'incontenibile folletto-Rezza. Abbiamo incontrato la coppia di creativi, che da anni percorre la strada del teatro di ricerca, senza l'oppressione dell'impegno a tutti i costi ma con il piacere di divertire ed emozionare.

Quanto è importante la sfera della "pancia" nel vostro teatro?
Flavia: Più che di teatro, parliamo di performance: il teatro per noi è un mezzo per creare un'esperienza emotiva, non facciamo leva sulla comprensione del pubblico. Quello di Antonio in scena è un modo di essere. Antonio: Noi puntiamo allo stomaco, che è una parte più nobile rispetto al cervello. 

Nel corso dello spettacolo dai vita a vari personaggi, dove stai tu nell'interpretarli?
Antonio: Nello spettacolo, non devo entrare nei personaggi, che è l'incubo degli attori. Sono distante da personaggi come il "nanetto", ma vicino alla loro "idea" che tuttavia non è mentale ma è frutto di un'intuizione sempre suggerita dal corpo.

Come nascono i vostri spettacoli?
Flavia: Partiamo dallo spazio, dalle sculture che creo utilizzando anche materiali di tutti i giorni. Su queste Antonio lavora, improvvisa, sfida la natura con il suo corpo.

L'altra sera non parevi particolarmente soddisfatto di come rispondeva il pubblico...
Antonio: Per me è importante ascoltare le reazioni del pubblico, se non sono soddisfatto mi permetto di giocarci su.

Trovi un cambiamento nell'atteggiamento degli spettatori negli ultimi anni?
Antonio: Mi sono accorto che rispetto agli anni '90 il pubblico è diventato più lento. E' narcotizzato dall'ondata "nazista" della comicità televisiva, la sua percezione ritmica e musicale ne risente.

"Bahamut" girerà per l'Italia?
Andremo a Firenze, quindi a Napoli con "Io". Poi tradurremo lo spettacolo e lo porteremo in Francia.

Francesco Pederielli


INFORMAZIONI

BAHAMUT
Dal 3 al 29 ottobre
Teatro Out
Via Mac Mahon, 16
Milano

di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza
e con Armando Novara e Daniele Bernicchia

Prenotazioni, tel. 02.34532140 - da lunedì a venerdì, dalle ore 10 alle 20.
Prevendita:
www.ticketone.it  ; www.happyticket.it