Il rapper dei Club Dogo debutta con il cd solista "Musica Commerciale"
Jake la Furia si prende una pausa dai Club Dogo per lanciare il suo primo disco solista "Musica Commerciale". "Non sopporto quelli che prendono in giro chi ha successo - dice il rapper a Tgcom24 -. E' una cattiva abitudine italiana". Tra i brani tanta ironia, voglia di evasione dalla realtà e - per ora - nessuna speranza per il domani: "Troppe le cose che fanno schifo". Tour nei club dal 22 novembre, prima tappa a Trezzo sull'Adda.
"Musica Commerciale" - in uscita il 29 ottobre - è ricco di collaborazioni: J-Ax, Marracash, Salmo, Ntò, Ensi, Zuli, il socio Guè Pequeno ed Emis Killa. Tra i brani "Gli anni d'oro" omaggio e rivisitazione della hit single degli 883 di Max Pezzali, in "Proprio come lei" il campione de "La Mia Moto" di Jovanotti, il sample di un classico di metà anni 2000 come "Keep On Rising" di Ian Carey in "Più forte".
Nella copertina del cd sei travestito da pagliaccio, coma mai?
Raffigura un po' anche il senso della musica commerciale che c'è in Italia e che viene vista in senso negativo. Chi ha successo viene visto come un pagliaccio e nella foto sono appunto un pagliaccio incazzato e triste...
Perchè?
Perché mi vengono tutti addosso. In Italia e in tutti gli ambienti, anche in quello delle moto dove spesso bazzico, ci si parla uno addosso all'altro senza ascoltarsi. Io ci rido sopra e cerco di ironizzare.
Perché staccarti per poco dai Club Dogo?
Bè ho due soci, Guè Pequeno e Don Joe, che sono iperproduttivi! Così per non star fermo e non fare nulla ho ascoltato le 'minacce' della mia casa discografica Universal che voleva facessi un disco solista.
Era il momento giusto?
Alla fine mi sono reso conto che avevo un sacco di cose da dire. Ci ho riflettuto bene anche perché l'ultimo disco coi Club Dogo, 'Noi siamo il Club', è andato bene e poi ho fatto anche altre cose e temevo la sovraesposizione mediatica.
In 'Se avessi un cuore' confessi di non aver fiducia nel prossimo, perché?
E' un pezzo super-negativo, un po' emo come mi piace a volte essere. Dopo le delusioni del passato è inevitabile che il cuore diventi un po' di pietra. Essere un po' duro aiuta a superare certe difficoltà della vita.
'Ninna nanna' invece è un'accusa al mondo di oggi...
Questa canzone vede al centro una donna immaginaria, alla quale dico di addormentarsi, di farsi cullare dalla musica per poi risvegliarsi sperando che le cose nel mondo siano migliorate. Un modo per evitarle di vedere le cose brutte che stanno accadendo.
Nessuna via d'uscita?
Il momento è terribile e veramente ci sono molte cose che mi fanno schifo. Troppi furbetti in Italia...