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Max Pezzali: facciamo un giro su "Astronave Max"

A quattro anni di distanza dallʼultimo disco in studio torna con un album di inediti

Max Pezzali a Radio Italia
agenzia

A Radio Italia è sempre un piacere avere come ospite Max Pezzali, protagonista della scena musicale da oltre 23 anni, attualmente impegnato nell'instore tour per promuovere "Astronave Max" e come spiega a Paola Gallo durante l'intervista: "Viviamo in un tempo in cui non c'è nessun motivo per comprare un disco anche se ti piace perchè ci sono duemila modi per fruirne, per cui qual è il motivo che ti spinge a possederlo? Il fatto che magari nel centro commerciale o nel negozio di dischi l'artista stesso venga a firmalo e fare un foto, tutto questo credo abbia un senso perchè i risultati ci sono e dai un valore aggiunto all'oggetto".

"Tieni il tempo", è una delle canzoni italiane con il groove migliore mai pensate
La formula del pop fatto con gli hook, con questi ritonelli strumentali facili che rimangono impressi è una caratteristica fondamentale, se riesci a fare una cosa che rimane nella memoria in primis a te che lo fai poi riesci a trasmetterlo alle persone.

Come si riesce a rimanere così magri, fighi e giovani?
Fighi e giovani mai, ero anziano già a vent'anni, il trucco è partire già vecchi- scherza Max- per il resto bisogna adeguarsi ai problemi dell'età, mangiare un pò meno, la vita del magro è una vita triste, mi sono obbligato a essere disciplinato e ogni tanto mi concedo uno sgarro.

Max Pezzali: facciamo un giro su "Astronave Max"

"Sopravviverai" è un singolo importante, al di là del concetto, mi piace pensare e forse non te ne sei reso conto, ma sei già un sopravvissuto, tu sei un'icona dei nostri tempi
Tecnicamente sarei il contrario di uno che fa il mio mestiere, dovrei avere l'estensione vocale, il capello lungo e un pò istrionico, che quando sta sul palco è un'addomesticatore di masse.
Invece sono uno che stava sempre seduto nei banchi nascosti della classe, cercavo di evitare il protagonismo, mi sono trovato a fare questo mestiere semplicemente perchè nessuno voleva cantare le mie canzoni, mi sono dovuto calare in un ruolo che non era il mio, questo faccio e continuo a fare - e sei tra quelli che contano - aggiunge Paola, forse sono rimasto contro ogni pronostico per 23 anni perchè può piacere o non piacere quello che faccio, ma non puoi non riconoscere che sono io, non racconto delle frottole, cerco di essere coerente con me stesso.

In questo disco c'è una canzone che si chiama "Generazioni", mi piace l'idea del confronto, alla fine puoi avere 15, 20 anni ma alla fine le cose che ti chiudono la bocca dello stomaco e le paure sono sempre le stesse
Non cambiano mai, anche quando all'apparenza ti sembra di entrare in un mondo popolato da ventenni d'oggi e dire 'potrebbe essere l'inferno', invece se li guardi negli occhi e togli le sovrastrutture, scopri che siamo tutti fragili e cerchiamo di trovare il nostro posto nel mondo.

Quando hai scritto "E' venerdì" non hai pensato che sarebbe stata trasmessa anche di Lunedì e qualcuno svegliandosi pensasse 'devastante sentir dire grazie a Dio è Venerdì' a inizio settimana? chiede un'ascoltatore di Radio Italia
Onestamente speravo di ottenere un cambio di calendario - scherza Max - in realtà il venerdì non è 'la figata del venerdì', in questa canzone racconto che sono arrivato ad una pressione talmente alta che se domani non fosse venerdì sarei già esploso, è una decompressione.

Max risponde ad un'altra domanda arrivata dal pubblico che chiede di raccontare la conversazione col pilota Capirossi citata nella canzone "La prima in basso"
15 anni fa io e Capirossi facemmo insieme un rally a Monza, lui pilota io navigatore e mi disse una cosa che mi è sempre rimasta impressa 'quando vai in moto e vedi un'ostacolo davanti a te non guardarlo anche se devi evitarlo perchè altrimenti ci finisci addosso, il tuo cervello ti porta automaticamente a finire contro ad una cosa che vuoi evitare, devi guardare la via di fuga, anche se sei terrorizzato escludila, devi guardare il punto dove la tua traiettoria deve andare perchè il cervello la seguirà', funziona così anche nella vita, quando hai paura di una cosa e la vuoi evitare ci finirai inevitabilmente contro, devi sempre guardare la via d'uscita e l'aspetto positivo, se ce la fai bene, se non ce la fai comunque ci hai provato

Quando ascolto "Hanno ucciso l'Uomo Ragno" è una canzone che mi diverte, mi fa stare bene, a volte dico 'non si scoprirà mai, nel momento in cui uno lo scopre smette di fare questo lavoro'
Assolutamente, perchè nel momento in cui fai questo mestiere sai che i tuoi sogni di bambino, forse idealistici, di bene e di male in qualche modo continuino ad essere veri. Se un giorno dovessi arrivare a pensare che essere adulti vuol dire solo dover scendere a compremessi e basta e non credere più a niente e indurirsi al punto di accettare questo tipo di vita è meglio spegnere tutto

RadioItaliaLive Il Concerto, cantare in Piazza Duomo è sempre un'emozione pazzesca
Devo dire che quest'anno rispetto al 2012 ho avuto un'emozione nuova perchè c'era la luce, si vedeva tutto e faceva impressione, rimani quasi ipnotizzato dalla grandezza e dalla quantità di pubblico, ho quasi sentito di più la botta emotiva quest'anno rispetto a tre anni fa

Come sarà la tua estate, ti stai preparando al tour?
Non vedo l'ora di farlo, partiamo a fine Settembre, quest'estate cercheremo di mettere giù un pò di idee, come allestirlo e arrivare belli carichi al 25 di Settembre

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